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Bergamo

Due anni senza la Fiera dei librai: si pensa a un’edizione d’estate a Daste e Spalenga

Due anni senza uno dei festival più amati in città: ma tutto ancora non è perduto e i lettori a Bergamo non sono mai calati

Nei mesi di aprile e maggio un appuntamento era ormai tradizionale e imperdibile nella città di Bergamo: la Fiera dei Librai.

Un evento nel pieno centro cittadino che accompagnava le giornate primaverili con bellissimi e colorati libri e stimolanti incontri culturali e presentazioni delle ultime novità. Ma il 2019 è stato l’ultimo anno di quello speciale tendone sul Sentierone: l’emergenza Covid, infatti, ha impedito l’edizione 2020 in presenza, decidendo, infine, di renderla online. E, purtroppo, anche il 2021 deve dire addio all’attesa fiera.

Anche quest’anno non si potrà passeggiare tra gli scaffali e incontrare gli autori più amati. Ma ancora non è detta l’ultima parola.

Antonio Terzi, Presidente Confesercenti Bergamo e Li.Ber Associazione Librai Bergamaschi, ha, infatti, rivelato a Bergamonews che si sta pensando ad un’edizione della Fiera dei librai 2021 nei mesi estivi, in alcuni degli spazi all’aperto che la città offre, tra cui il nuovissimo centro culturale a Daste e Spalenga, nel quartiere di Celadina, che dovrebbe aprire ai cittadini con le prime attività nel mese di maggio. 

“Non c’è ancora però nulla di certo – spiega Terzi – ovviamente tutto dipende dall’andamento epidemiologico e su ciò che potrà essere permesso. Ma l’idea è quella di portare la Fiera nei mesi estivi, all’aperto, per offrire, in particolar modo, eventi culturali ai cittadini”.

La Fiera manca a tutti, non solo ai cittadini, ma anche ai librai stessi che trovavano in questo evento un momento di contatto e condivisione: in totale, negli ultimi anni, partecipavano all’iniziativa cinque librerie indipendenti della città.

“Manca tantissimo, ma abbiamo deciso di non riproporla online anche quest’anno perché si tratta di un evento che necessità di un rapporto fisico, di vicinanze e relazioni. Speriamo nei mesi estivi”, continua Terzi.

Due anni senza la Fiera dei Librai, ma i libri non hanno mai smesso di far parte della vita dei bergamaschi. Anzi.

Il Centro per il libro e la lettura ha reso nota una ricerca riguardo ai cambiamenti nelle abitudini e nei consumi degli italiani negli anni del Covid. Iniziata a maggio 2020 e conclusa a gennaio 2021 la ricerca ha consentito di analizzare il comparto del libro rivelando i consumi dei lettori durante le varie fasi della pandemia.

Dopo una prima, inevitabile, contrazione riscontrata a inizio lockdown, gli indicatori rivelano che gli italiani sono tornati a leggere con intensità anche maggiore al periodo antecedente la pandemia. Considerando la lettura nel suo complesso, compresi e-book e audiolibri, i lettori in Italia sono cresciuti dai 26,3 milioni dell’ottobre 2019 ai 27,6 milioni dell’ottobre 2020. Un incremento si è registrato anche nel fatturato complessivo del settore, che a fine 2020 ha fatto segnare un +2,3, con un trend positivo anche nelle prime settimane del 2021 (+25% per i libri a stampa).

Un trend di significativa crescita che si attesta anche a Bergamo, il territorio più colpito in Italia dall’emergenza Covid. Lo dimostrano, ad esempio, le numerose richieste di consegna dei libri a domicilio.

“Nonostante le aspettative, il quadro del mercato libraio non è così fosco, tutt’altro – continua Antonio Terzi – Sicuramente ha influito il maggior tempo a disposizione per via del lockdown, soprattutto a Bergamo dove i cittadini possono aver trovato anche una valvola di sfogo e di speranza nella lettura. E, certamente, anche l’inaccessibilità di altre forme di intrattenimento culturale ha fatto ancora di più convergere sulla lettura. Purtroppo non abbiamo dati ben definiti, ma indubbiamente c’è stata una maggiore attenzione nei confronti del libro da parte dei nostri cittadini e continua ad esserci”.

Un dato di primaria importanza, come ha sottolineato l’assessora alla cultura del Comune di Bergamo, Nadia Ghisalberti.

“Anche questa volta la cultura e la lettura hanno dimostrato come possono essere fondamentali per superare un momento di grave difficoltà – ha commentato l’assessora – Ricordo anche che numerosi studi hanno ricordato come il livello di crescita sociale ed economica di un Paese è proporzionato alla propensione alla lettura dei suoi cittadini. La fiera dei librai manca tantissimo, ma sono davvero molto contenta di averla nel tavolo delle iniziative che parteciperanno a Bergamo – Brescia 2023. La sua storia è fondamentale nel mondo libraio della provincia” .

Nonostante l’importante e rinnovata attenzione per i libri, resta però aperto ora un grande tema: la necessità di restituire e condividere questa grande crescita dell’interesse librario alle librerie.

“L’online sta diventando sempre più opprimente per le librerie – ha concluso Terzi, riprendendo il comunicato diffuso a livello nazionale del Sindacato italiano librai in occasione della giornata internazionale del libro, il 23 aprile – Nonostante la legge sul libro,  alcuni segmenti di mercato sono in grave difficoltà. Per aiutarli servirebbe una nuova regolamentazione dell’editoria scolastica con l’istituzione di un contributo statale a favore delle famiglie per l’acquisto dei testi; la riforma dell’istituto della 18app, con l’introduzione dell’obbligo di utilizzo di una parte consistente del bonus presso negozi fisici per almeno i prossimi tre anni; il rinnovo dell’assegnazione di fondi alle biblioteche affinché acquistino testi presso le librerie del territorio, con un tetto massimo di sconto sostenibile per le librerie e la liquidazione immediata dei residui del tax credit librerie, anche attraverso l’istituto della cessione del credito”.

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