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Il ricordo

Due anni senza Mino Favini, l’Atalanta: “Indimenticato e indimenticabile”

Il 23 aprile 2019 ci lasciava uno dei più grandi dirigenti della storia del club bergamasco, l'uomo che ha scoperto e lanciato nel grande calcio decine di calciatori

"Un maestro indimenticato e indimenticabile". L'Atalanta ricorda così Mino Favini, scomparso il 23 aprile di due anni esatti fa.

Il Mago di Meda, così veniva chiamato negli ambienti calcistici, è stato un esempio e una stella cometa per intere generazioni di atleti che, anche grazie alla sua guida, sono diventati dei professionisti. Con la maglia dell'Atalanta, soprattutto.

In 25 anni Favini ha fatto diventare il settore giovanile bergamasco uno dei più floridi e forti d’Europa, da fare invidia anche ai grandi club.

Ha lanciato in orbita giocatori che hanno girato l’Italia e l’Europa e fatto le fortune delle casse del suo club: da Tacchinardi a Montolivo, da Bonaventura a Pelizzoli, dai gemelli Zenoni a Donati, da Zaza a Pazzini. E poi Dalla Bona, Zauri, Pinardi, Lorenzi, Locatelli. Parte del calcio italiano di fine anni ’90 e inizio 2000 è passato da Zingonia.

Nel suo cuore hanno sicuramente conservato un posto d’onore, fino all’ultimo, due persone speciali: Chicco Pisani, per il quale Favini si commuoveva ancora oggi quando lo ricordava, e Cesare Prandelli, che ha considerato come un terzo figlio (dopo Stefano e Giorgio).

Caldara, Conti, Bastoni, Gagliardini e Kessie sono stati i suoi ultimissimi regali all’Atalanta e al calcio italiano.

 

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Per lui formare i calciatori era la cosa più naturale del mondo. La buona condotta e lo studio valevano tanto quanto il talento: con Favini, se le pagelle scolastiche non erano buone, i giovani allievi nerazzurri avevano vita difficile.

L'Atalanta oggi lo ricorda sul sito ufficiale. "Indimenticabile Mino Favini", s’intitola la commemorazione. "Mino Favini, un maestro indimenticato e indimenticabile. I suoi insegnamenti, la sua gentilezza ed il suo sorriso ci accompagnano sempre, oggi, nel secondo anniversario della sua scomparsa, in modo ancora più struggente. Il presidente Antonio Percassi e tutta la famiglia atalantina ricordano il grande Mino con immutato affetto ed immensa gratitudine".

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