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L'azienda

Tavernola, due studi per far ripartire in sicurezza la cementeria Italsacci

"La sicurezza - si legge in una nota dell'azienda - è infatti prioritaria per Italsacci, che vive in questi mesi le stesse preoccupazioni delle comunità locali del lago".

La cementeria di Tavernola resta un asset centrale per Italsacci e la società sta facendo tutto quello che è necessario per poter ripartire con la sua attività industriale mantenendo le massime condizioni di sicurezza.

Le condizioni di una ripartenza in sicurezza saranno garantite da due studi commissionati dall’Azienda.

Un primo studio coordinato dal professor Marco Barla del Politecnico di Torino, che è considerato tra massimi esperti del campo, si concentrerà sui potenziali impatti della frana sullo stabilimento Italsacci. Lo studio permetterà di individuare i possibili scenari di rischio potenzialmente impattanti sullo stabilimento e le relative procedure e piano di emergenza da porre in atto al verificarsi di determinate condizioni. Il tutto improntato sul principio di massima cautela.

Un secondo studio, affidato a una primaria società del settore, si concentrerà sulle analisi per escludere ogni possibile relazione delle attività minerarie dell’area “Cà Bianca” (lontana chilometri dall’ex miniera Orgnoli) con i movimenti franosi.

“La sicurezza – si legge in una nota dell’azienda – è infatti prioritaria per Italsacci, che vive in questi mesi le stesse preoccupazioni delle comunità locali del lago. Per questo motivo, saranno resi ancora più stringenti i piani di sicurezza, che saranno integrati con quelli del Comune e che si basano in primo luogo sul mantenimento del sistema di rilevamento dei movimenti franosi, installato da Italsacci e arricchito di ulteriori strumentazioni”.

“Solo una volta che saranno accertate e verificate tutte le condizioni per ripartire in sicurezza, presumibilmente nel mese di giugno, è nostra intenzione riprendere l’attività
dell’impianto, reintegrando tutti i lavoratori che si trovano ora in cassa integrazione, ferie o in trasferta in altri impianti – afferma Agostino Rizzo, direttore tecnico della
Società -. Tavernola è un impianto importante e il suo prodotto è molto apprezzato dai nostri clienti, che in questo momento sono serviti grazie a uno sforzo congiunto del
nostro network logistico e produttivo, ma che desideriamo al più presto riprendere a fornire da Tavernola, impianto che da oltre cento anni contribuisce in modo importante allo sviluppo del territorio”.

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