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I parlamentari

Progetto Bellezza: “I Comuni attendono risposte, ritardi inaccettabili”

I parlamentari di Bergamo sollecitano la velocizzazione dell’iter del progetto per il recupero dei luoghi culturali dimenticati

Il progetto bellezza, varato ormai da quasi 4 anni con l’obiettivo di sostenere il recupero dei luoghi dimenticati ma culturalmente importanti, al centro dell’attenzione dei parlamentari bergamaschi che sollecitano il Governo perché sblocchi finalmente la situazione.

“Ho depositato una interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri per sapere che fine hanno fatto i fondi del progetto denominato “Bellezz@ – Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati”. La commissione che doveva individuare gli interventi da finanziare sul territorio italiano, molti dei quali nella provincia di Bergamo, ha terminato i suoi lavori nel dicembre del 2017 ma da allora non se n’è saputo piu’ nulla e i fondi non sono mai arrivati. Si tratta di un ritardo inaccettabile”. Lo dichiara in una nota il deputato di Cambiamo! Alessandro Sorte. “Diversi comuni bergamaschi, tra cui Canonica d’Adda e Scanzorosciate  sono al palo e attendono da anni queste risorse che sono molto importanti per il territorio e già da tempo disponibili nel bilancio dello Stato ma tenute bloccate. Credo sia opportuna una efficace e tempestiva azione del governo al fine di porre rimedio alla situazione descritta e per raggiungere gli obiettivi dichiarati dal presidente Draghi che, in un suo recente intervento, ravvisava la necessità di perseguire l’efficacia dei procedimenti di affidamento e realizzazione di opere pubbliche e investimenti privati”, conclude.

Anche i parlamentari bergamaschi del Pd Elena Carnevali, Leyla Ciagà e Antonio Misiani intervengono su questo argomento: “Serve valorizzare pienamente e in modo definitivo le opere del cosiddetto ‘Progetto Bellezza’ e per questo motivo la questione è stata portata nell’aula del Parlamento direttamente al premier Mario Draghi al quale abbiamo rivolto il nostro appello. Sono 273 i progetti selezionati tramite il bando del 2017 per 150 milioni di euro. Un investimento per permettere il recupero, la ristrutturazione e una vita nuova a patrimoni e beni inutilizzati, siano essi pubblici o resi pubblici come bene “comune” e fruibile”.

Cinque governi, cambi di competenze e di struttura tecnica non hanno di certo agevolato la conclusione dell’iter dei progetti selezionati. Tuttavia nel frattempo gli Enti Locali e i soggetti in partnership hanno predisposto i progetti esecutivi, definito gli incarichi ai professionisti, programmato le anticipazioni finanziarie, avviato i cantieri prima aperti e poi interrotti. Tutto ciò ovviamente pesa sui bilanci pubblici e su quelli delle imprese in relazione alle opere ammesse al bando.

“Sono 44 su 273 quelle che per ora hanno visto una chiusura dell’iter e l’erogazione di tranches di finanziamento, mentre per le altre ancora si attende la conclusione del percorso amministrativo. A nome dei tanti Comuni italiani interessati, abbiamo sollecitato la nuova consigliera D’Avena affinché la Commissione possa arrivare in tempi brevi e in modo efficace ad una conclusione definitiva e positiva, come si attendono gli oltre 200 Comuni da anni. Di iniezione di fiducia, quella fiducia richiamata più volte e giustamente sollecitata dal Premier Draghi, abbiamo bisogno. E quella fiducia nelle Istituzioni passa anche da qui: dal vedere finalmente realizzate le opportunità del Progetto Bellezza”.

È Daniele Belotti, deputato della Lega a fare il punto della situazione. “Sul bando bellezza da due anni stiamo sollecitando la chiusura dell’iter con la conseguente erogazione dei finanziamenti. Ci sono stati diversi problemi nella commissione di valutazione, ma è inaccettabile che un bando del 2017 sia ancora in sospeso e x questo torneremo alla carica. Nel dettaglio la situazione vede San Pellegrino Terme e Dossena hanno già stipulato la convenzione. Canonica d’Adda, Osio Sotto, Scanzorosciate e Calcio sono stati esaminati ma sospesi in via cautelativa perché evidenziavano criticità. Al momento i lavori della commissione sono fermi in attesa che venga designato il nuovo presidente in sostituzione del consigliere Renna. La nuova commissione potrebbe decidere di riaprire i termini e permettere integrazione documentale in modo che anche questi 4 comuni possano sanare le criticità ed essere ammessi. Ci muoveremo ovviamente affinché i progetti vengano valutati in via definitiva, ammessi è finanziati al più presto. La delega al progetto è stata affidata a Paola D’Avena, ma manca ancora atto formale. Solleciteremo ovviamente anche questo passaggio fondamentale”.

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