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La conferenza

Tra Superlega e Roma, Gasp e Percassi: “Non dimentichiamo l’accaduto, ora parola al campo”

Tecnico e ad dei nerazzurri in coro: "Il calcio è meritocratico ed è stata bella la reazione della gente, ma ora per fortuna si torna a giocare e tutte le partite saranno importanti".

Tra SuperLega e Roma, l’Atalanta non ha nemmeno il tempo per godersi la vittoria sulla Juve, perché domani è di nuovo campionato e soprattutto perché in questi ultimi giorni non si è capito bene dove stava andando il calcio.

Poi, però, è tornato il sereno. E allora, prima di Gasperini, a Zingonia la parola va a Luca Percassi, la voce dell’Atalanta: “I valori della meritocrazia sono le fondamenta dello sport e del calcio, su basi etiche ed economiche”, ricorda l’amministratore delegato nerazzurro. Sorride, riallacciandosi alle dichiarazioni di Ceferin, presidente Uefa, che ha preso a modello l’Atalanta: “Le sue parole sono uno stimolo maggiore per condividere i valori etici, meritocratici”.

E due precisazioni: “Come consigliere di Lega mi ero già espresso sulla questione SuperLega e comunque” aggiunge “come Atalanta non abbiamo mai chiesto l’esclusione dal campionato di Inter, Milan e Juve: è una falsità assoluta. L’Atalanta non si è mai espressa se non per essere d’accordo con quanto comunicato dalla Uefa sulla vicenda. Milan, Inter e Juve sono importantissime per il calcio italiano e devono far parte della Serie A”.

Che cosa può insegnare questa strana vicenda? “Può essere un’occasione, un’opportunità da raccogliere non tanto in ambito Uefa dove noi dobbiamo imparare, ma nel calcio italiano. Purtroppo non si parla mai di calcio ma dell’operazione Fondi che l’Atalanta ha osteggiato pur avendo sempre avuto grande attenzione. Noi abbiamo bisogno di parlare di calcio, motivo per cui abbiamo preso posizioni anche forti come appunto rispetto all’operazione Fondi che è contro ogni logica. Ma l’Atalanta grazie alle competizioni europee, al mister e ai suoi ragazzi è cresciuta moltissimo. E quanto all’Uefa, ha approvato una riforma della Champions e della Conference ribadendo il concetto che il calcio è di tutti, non appartiene a qualcun altro. Il calcio è dei tifosi”.

E sulle squadre coinvolte nel progetto poi naufragato: “Errare è umano, stanno tornando sui loro passi. Se Agnelli si dimetterà? Penso di no. Ognuno è libero di comportarsi come crede, ma noi abbiamo bisogno di tutti”. Riguardo poi alla famosa dichiarazione di Agnelli, poco elegante sull’Atalanta che secondo il presidente della Juve non meritava di stare in Champions, Percassi precisa: “Andrea si era già scusato allora con papà, era un concetto mal interpretato. Comunque il tema SuperLega è sbagliato nei principi: il calcio è meritocratico“.

A proposito, la classifica vede l’Atalanta sempre più in alto: verso il secondo posto, adesso? Luca Percassi ribadisce il suo pensiero: “In ogni partita l’Atalanta deve dimostrare di essere l’Atalanta, quel che abbiamo raggiunto ce lo siamo meritato e dobbiamo combattere in ogni partita per raggiungere il meglio, come insegna il nostro mister”.

E allora giriamo la palla a Gasperini, che ha assistito alla conferenza stampa di Percassi: “Che giorni sono stati? Inizialmente mi sono sentito sbarellato, lunedì sembrava non si riuscisse più a giocare, ci sono state reazioni forti e ho grande ammirazione per Guardiola, Klopp, De Zerbi. Sono state reazioni travolgenti. Adesso parliamo della Roma e per fortuna c’è il calcio giocato, quanto è successo ci mette anche in condizione di avere più stimoli, cerchiamo di continuare sulla nostra strada. Le dichiarazioni di Ceferin che effetto mi fanno? Fino a due giorni fa non avevo mai sentito parlare tanto di merito sportivo, si parlava di arrivare in Champions solo per salvare i bilanci…Perciò mi auguro che da tutto questo venga fuori qualcosa di utile per permettere anche qualche realtà in più come la nostra. No, non dimentichiamo nulla di quel che è successo”, riferendosi al comportamento di Inter, Juve e Milan “però è stata bella anche la reazione della gente. Ci entusiasma il confronto sul campo e soprattutto tornare a parlare di merito”.

Tornando a parlare di calcio e della vittoria sulla Juve, invece… “Quale strategia contro la Juve? Sono sempre partite difficili in cui un episodio ti può portare su strade diverse, come è successo con Inter e Real Madrid. È stata una partita equilibrata, l’intento era di inserire a un certo punto Malinovskyi e Ilicic e indubbiamente abbiamo avuto coraggio e abbiamo provato a vincere”.

Gasp fa il punto sui suoi, su “Hateboer che è tornato in gruppo, potrebbe esserci per la prossima settimana, atleticamente è a posto, ha bisogno di tornare a giocare”. Non è tanto d’accordo sull’idea che la Roma sia l’ultimo (o penultimo, considerando il finale col Milan) vero ostacolo: “No, sarà difficile col Bologna come col Sassuolo. Certo gli scontri diretti valgono di più, abbiamo tolto punti alla Juve. La Roma? Più difficile per loro entrare in Champions ma non per questo sono meno forti”.

Potrebbe essere la centesima vittoria del Gasp con l’Atalanta? Controbatte: “Abbiamo bisogno più di cento vittorie. La Roma è squadra di valore, non scordiamocelo e speriamo che vinca la Coppa. Sono felicissimo per come stanno giocando i nostri ex alla Roma, spero fortemente che abbiano successo in Europa. Noi siamo orgogliosi di quello che abbiamo ottenuto e l’abbiamo conquistato sul campo”.

Infine, nessun problema per il fatto di giocare ancora in posticipo, la maggior pressione non disturba: “La classifica è corta, basta una partita per cambiare il rapporto tra le squadre: è un campionato tutto da giocare, nessuno ha ceduto. Le prossime partite saranno ancora più belle, noi dobbiamo pensare al nostro percorso e non cambia molto giocare dopo le altre, devi avere sempre come obiettivo il tuo risultato”.

A margine della doppia conferenza stampa, Luca Percassi e Cristina Bombassei hanno firmato il prolungamento della collaborazione per il settore giovanile, per altri due anni, tra Atalanta e Brembo.

Azienda leader  sul nostro territorio  e a livello internazionale e che coinvolge, ha ricordato Cristina Bombassei, “12 mila famiglie in tutto il mondo. E rinnova con Atalanta il premio Brembo: un riconoscimento che va ai migliori ragazzi per meriti sportivi e scolastici, bravi in campo e fuori”.

Percassi sorride: “È il dna di chi cresce nell’Atalanta, nel nostro settore giovanile, sono valori per noi fondamentali”.

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