Via libera del Consiglio dei ministri al nuovo decreto Covid che definisce il calendario delle riaperture.
Il coprifuoco rimane alle 22, come confermato dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Non passa dunque la linea del leader della Lega Matteo Salvini, con il Carroccio che decide di astenersi.
Il nodo del coprifuoco è quello che più di tutti ha creato la spaccatura: i governatori e Salvini lo volevano spostare alle 23, ma il governo è rimasto fermo sulla sua posizione. Il coprifuoco resta alle 22 almeno fino al primo giugno, poi potrà essere rivalutato sulla base dell’andamento della pandemia.
Il decreto, tra le altre cose, posticipa al 31 luglio lo stato di emergenza. I ristoranti e i bar in zona gialla riaprono all’aperto a pranzo e a cena, mentre sarà possibile sedersi ai tavoli nei ristoranti al chiuso solo dal primo giugno.
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