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Serie a

Malinovskyi straccia il tabù: Juve ko dopo 20 anni

Tre punti pesantissimi nella rincorsa alla Champions League. Prossimo step: Roma, Stadio Olimpico, giovedì 22 aprile.

L’Atalanta rompe la maledizione e torna a battere la Juventus in campionato dopo vent’anni dall’ultima volta.

Il tutto è avvenuto in un’annata che ha visto le due compagini correre appaiate in classifica e competere per lo stesso obiettivo: la qualificazione alla prossima Champions League.

Complice la decisione di Gasperini di ritornare alla difesa a tre per proteggere la propria squadra dalle incursioni degli esterni bianconeri come Chiesa e Cuadrado (emblemi della stagione juventina), la partita è apparsa particolarmente equilibrata con le difese più impegnate rispetto ai reparti offensivi.

A decidere il match è stato infatti un colpo d’estro di Malinovskyi che, accompagnato dalla fortunata deviazione di Alex Sandro, ha condotto i nerazzurri a una vittoria decisiva.

Tre punti pesantissimi nella rincorsa alla Champions League. Prossimo step: Roma, Stadio Olimpico, giovedì 22 aprile.

Le pagelle

Gollini 6,5: Il portiere è leggermente insicuro nelle uscite alte, mentre si fa trovare pronto nelle uscite da libero in profondità. Buona risposta in angolo su Morata.

Toloi 7: L’ex Roma non è sempre preciso, ma si trova ovunque dalla destra alla sinistra passando per il centro quando serve, in avanti ad appoggiare i traversoni e dietro ad aiutare Maehle. Un dato a supporto: il numero 2 da difensore di ruolo è comunque primo per passaggi riusciti nella trequarti avversaria.

Palomino 7,5: Anche con lo schieramento a tre, continua il grande momento dell’argentino che per la seconda gara consecutiva chiude nettamente primo per palle recuperate (tredici).

Djimsiti 7: Al 34′ toglie dalla linea di porta il tap-in di Morata anticipando anche l’arrivo di McKennie. Nel complesso prova di sostanza, ordinata, da vera colonna portante della squadra.

Maehle 6: Croce quando rimane incantato in area di rigore regalando palla a Morata, delizia quando compie una diagonale difensiva perfetta sul tentativo di battuta a rete di Chiesa (Malinovskyi 7: L’ucraino si accende negli ultimi minuti, prima con una punizione che impegna Szczesny e poi con il mancino che risolve la sfida grazie soprattutto alla deviazione di Alex Sandro).

De Roon 6,5: La gestione del centrocampo è una sfida di alto livello (Rabiot è un cliente scomodo), ma l’olandese ci mette fisicità e esperienza.

Freuler 7: Difficilmente lo cogli in fallo, la sostanza e il raziocinio sono all’ordine del giorno per lo svizzero.

Gosens 7: Il tedesco si vede meno in avanti in quanto dalle sue parti Cuadrado fa vedere a tutti i sorci verdi, ma negli interventi difensivi sul colombiano e su McKennie si lancia con il corpo con tempismo perfetto risultando a suo modo decisivo.

Pessina 6,5: L’ex Hellas Verona torna in campo dopo essersi negativizzato negli scorsi giorni, al 23′ dopo uno scambio con Muriel si libera al tiro ma De Ligt devia provvidenzialmente (Pasalic 5,5: Il croato risulta ancora sottotono, subentra senza incidere).

Muriel 6: Il numero 9 fatica molto nel trovare i suoi spazi. Riesce comunque a crearsi la sua palla gol con una conclusione a giro che termina poco sopra l’incrocio dei montanti (Ilicic 6,5: Il piglio con cui entra il professore è quello giusto. Bellissimo traversone per il colpo di testa di Zapata, a cui va aggiunto il passaggio di appoggio per la rete di Malinovksyi).

Zapata 6,5: Il colombiano viene costretto spesso al lavoro sporco spalle alla porta. Al 70′ ha sulla testa la più grande chance ma la palla sfila a lato del palo con Szczesny immobile.
 

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