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La sentenza

Investì e uccise un carabiniere a Terno: pena ridotta in appello a 6 anni e 2 mesi

In primo grado era stato condannato a 9 anni: oggi è tornato a lavorare, è seguito da uno psicoterapeuta ed è stato inserito in uno speciale programma del Sert, dove viene anche costantemente testato per verificare che non assuma alcolici.

È stata ridotta a 6 anni, 2 mesi e 20 giorni di reclusione la pena per Matteo Colombi Manzi, cuoco bergamasco di 36 anni responsabile dell’incidente costato la vita all’appuntato scelto dei carabinieri Emanuele Anzini, travolto a un posto di blocco nella notte tra il 16 e 17 giugno 2019 a Terno d’Isola.

Questo il risultato dell’appello svoltosi nella mattinata di martedì 13 aprile alla prima sezione penale della Corte d’Appello di Brescia, durante il quale è stata accolta la richiesta di patteggiamento concordato presentata dal legale del ragazzo, l’avvocato Federico Riva: dai 9 anni ai quali l’investitore era stato condannato in primo grado, si è passati a 5 anni e 4 mesi per omicidio colposo con guida in stato di ebbrezza più 10 mesi e 20 giorni per l’omissione di soccorso.

Deluse la madre, la sorella e la compagna convivente della vittima, affiancate nell’iter processuale da Giesse Risarcimento Danni, un gruppo specializzato in casi di omicidio stradale.

Quella notte Anzini, carabiniere di stanza a Zogno, era impegnato in un posto di blocco insieme a un collega, lungo la Provinciale 166 a Terno d’Isola: poco prima delle 3 vide sopraggiungere un’Audi A3 a velocità sostenuta e intimò l’alt.

Il conducente, però, ignorò tale segnale, investendo il carabiniere e continuando la marcia senza inizialmente prestare soccorso. Immediati ma inutili i soccorsi del collega, di alcuni testimoni e del personale sanitario, con l’appuntato morto praticamente sul colpo a causa dei gravissimi traumi riportati.

Una decina di minuti più tardi l’investitore tornò sui suoi passi, venendo arrestato dalla polizia stradale di Bergamo (che rilevò un tasso alcolico di 2,97 grammi per litro) con l’accusa di omicidio stradale con l’aggravante dell’omissione di soccorso e della guida in stato di ebbrezza.

Ora la Corte d’Appello procederà al deposito delle motivazioni, entro 30 giorni, mentre ulteriori 45 saranno a disposizione della difesa per un eventuale ricorso in Cassazione.

Al termine del periodo di 75 giorni la sentenza diventerà definitiva e verrà emesso l’ordine di esecuzione: con la pena già scontata in carcere e il periodo trascorso ai domiciliari, per Matteo Colombi Manzi sarà possibile avanzare richiesta di affidamento particolare ai servizi sociali.

Il 36enne, nel frattempo tornato a lavorare, è stato preso in carico dal Sert, dove sta seguendo uno speciale programma e si sottopone regolarmente ad esami del sangue, delle urine e del capello per verificare che non assuma alcolici. In aggiunta, è seguito anche da uno psicoterapeuta.

 

 

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