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Valle seriana

Clusone, Gruppo Bracca investe: al via la costruzione del nuovo stabilimento Pineta

Partiti i lavori di ampliamento dello stabilimento: 24 mesi per realizzare magazzini, uffici, locali tecnici, deposito e aree esterne destinate a parcheggi e al carico/scarico merci. "Il tutto - garantisce l'azienda - con l’obiettivo di salvaguardare l’ambiente e il paesaggio". Al Comune 350 mila euro come standard e oneri di urbanizzazione

Sono partiti i lavori di ampliamento dello stabilimento Pineta del Gruppo Bracca, in viale Europa 47 a Clusone. Dureranno circa 24 mesi e riguarderanno un’area di circa 4.225 metri quadrati degli oltre 18 mila di proprietà di Fonti Pineta, su cui già oggi esiste il primo comparto produttivo dell’azienda.

La nuova struttura ospiterà magazzini e uffici su tre livelli, con una suddivisione tra locali tecnici nel seminterrato, un magazzino di deposito per i prodotti finiti e gli uffici annessi all’attività di carico prodotti al piano terra e un’area direzionale al primo piano.

Gli interventi interesseranno anche le zone esterne destinate a parcheggi e ad aree carico/scarico merci. “L’avvio dei lavori è un segno di fiducia nel futuro, soprattutto in questo momento di emergenza sanitaria – sottolinea Luca Bordogna, amministratore delegato del Gruppo -. Fonti Pineta è stata protagonista nell’arco degli anni di un continuo sviluppo produttivo e commerciale, che si è tradotto in sicurezza economica e occupazionale per tutta la comunità locale, nonché in una promozione del territorio. Ora, l’aumento di richiesta del prodotto, rende indispensabile l’ampliamento strutturale. Una scommessa nella quale mettiamo al centro il territorio e l’ambiente da cui nasce la nostra forza: l’acqua”.

L’aspetto ambientale viene definito centrale nel nuovo progetto. L’azienda, attualmente, utilizza magazzini esterni, dislocati nei comuni vicini, per lo stoccaggio sia di materie prime sia di prodotti pronti alla vendita. Una logistica che, grazie al nuovo stabilimento, godrà di vantaggi funzionali e di una migliore efficienza lavorativa e ambientale. “Il nuovo comparto sarà realizzato riducendo al minimo l’impatto visivo e creando armonia con il territorio originale – spiegano dal Gruppo -. Materiali naturali come il legno saranno utilizzati sia per la copertura e la palazzina degli uffici sia come rivestimento esterno con una listellatura in larice naturale. All’interno dello stabilimento gli impianti di riscaldamento e raffrescamento sfrutteranno l’acqua non utilizzata per l’imbottigliamento. Saranno previste, inoltre, schermature a verde lungo l’asse provinciale e dei punti di ricarica per auto elettriche. Il tutto, con l’obiettivo di salvaguardare l’ambiente e il paesaggio prevedendo interventi di mitigazione naturalistica e di salvaguardia idraulica”.

In particolare, saranno innalzati e allargati i due torrenti Seraia e Lirone per una lunghezza complessiva di 420 metri, con la costruzione di nuove scogliere in sassi ciclopici lungo le sponde. Infine, per collegare tra loro i due comparti, saranno costruiti due attraversamenti. “Un progetto che coniuga modernità e sviluppo industriale – continuano dal Gruppo – pur mantenendo inalterati i valori legati al territorio e all’ecosistema locale. L’attenzione nei confronti delle tematiche sostenibili è centrale per il Gruppo che già negli anni passati ha effettuato importanti investimenti in termini di sostenibilità, intervenendo sugli impianti per alleggerire l’utilizzo della plastica con una riduzione del peso del 30-40% e istallando nuovi macchinari per ridurre gli imballaggi”.

Per i lavori di ampliamento, al Comune di Clusone sarà riconosciuta la cifra di circa 350 mila euro come standard e oneri di urbanizzazione riguardanti il secondo comparto di nuova costruzione che ospiterà magazzini e uffici.

Gli studi attualmente coinvolti nel progetto sono: Studio Tecnico Ing. Breviario (Rovetta), studio Termotecnico P.I. Fabrizio Cerea (Clusone), Geologo Amadio Poloni (Fino del Monte), Impresa Geom. Ghidelli (Colzate). Ma la costruzione del nuovo plesso non è l’unica novità del Gruppo. È partito anche l’imbottigliamento della Goccia di Bosco di Clusone, l’acqua della nuova sorgente di Pineta. Con un potenziale di circa 100 milioni annui di bottiglie, saranno già 15 milioni le bottiglie della nuova acqua commercializzate nel 2021. “Un obiettivo – concludono dal Gruppo – raggiunto grazie alle lunghe indagini geologiche per la ricerca della risorsa idrica, alle autorizzazioni Ministeriali ottenute, ai lavori per la costruzione dell’opera di captazione e alla realizzazione di 1 km di tubazioni per il trasporto dell’acqua dalla sorgente che si trova a 200 mt in profondità nella pineta di Clusone fino allo stabilimento di Fonti Pineta”.

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