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Arrigoni Battista, la storia dei formaggi dal 1914: dai tradizionali fino al “take away”

Nei suoi 107 anni di storia, la Arrigoni Battista Spa di Pagazzano è sempre stata in grado di evolversi e reinventarsi, adeguandosi alle nuove tendenze del mercato senza perdere la filosofia e i valori della tradizione

Dagli storici Dop Taleggio, Gorgonzola e Quartirolo lombardo fino alla nascita della linea take away che porta la freschezza dei suoi prodotti direttamente sulla tavola del consumatore: nei suoi 107 anni di storia, la Arrigoni Battista Spa di Pagazzano è sempre stata in grado di evolversi e reinventarsi, adeguandosi alle nuove tendenze del mercato senza perdere la filosofia e i valori della tradizione.

Gestita oggi dalla quarta generazione, l’azienda svolge la propria attività alle porte del paese di Pagazzano in un moderno caseificio inaugurato nel 2003 dove si svolgono tutte le fasi di produzione, dalla trasformazione del latte al confezionamento del prodotto finito garantendo la filiera completa.

Nel caseificio della Bassa Bergamasca vengono lavorati circa 35 mila quintali di latte al mese proveniente da stalle della zona situate in un raggio di 30 chilometri e con rapporti che durano da oltre 30 anni: solo latte italiano, certificato per la produzione di Dop.

L’azienda ha chiuso il 2020 con un fatturato di 40 milioni, con una quota nazionale del 75% (soprattutto grande distribuzione) ed estera del 25%, con 37 Paesi serviti, dalle vicine UK, Germania e Svizzera fino a USA, Canada, Australia e Giappone.

Le produzioni Arrigoni comprendono anche altri formaggi tipici lombardi come Crescenza e Primosale, formaggi molli ed erborinati: tutto viene distribuito anche attraverso uno spaccio aziendale connesso all’attività produttiva, rinnovato due anni fa.

Ultima arrivata in Arrigoni è la gamma take away, nata nel 2020 durante il periodo del lockdown per garantire le forniture di prodotto fresco già porzionato sostituendosi al lavoro dei banchi taglio: ecco quindi la pratica vaschetta, termosigillata e con coperchio richiudibile, che abbraccia tutta la produzione.

Nel pieno rispetto della tradizione, con rigide regole e standard di produzione per i prodotti Dop, Arrigoni riesce costantemente a trovare soluzioni nuove per tenere il passo dei tempi: un’innovazione soprattutto di imballo, con materiale plastico ma riciclabile e proveniente a sua volta da materiale riciclato, ma anche di prodotto, seppure più difficile quando si lavora con formaggi Dop.

L’esempio del Gorgonzola è il più chiaro: con le versioni dolce e piccante che esistono da millenni, innovare ha significato in realtà recuperare la tradizione delle gastronomie lombarde e proporre un Gorgonzola particolarmente morbido e cremoso, da servire e consumare con l’utilizzo di un grosso cucchiaio. Un prodotto che negli ultimi anni è tornato prepotentemente sul mercato.

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