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Bergamo

Tamponi sospesi Covid al Pacì Paciana, ATS chiarisce: “A noi nessuna comunicazione”

Dopo l'attacco dei consiglieri della Lega di Bergamo, interviene l'ATS sulla vicenda dei tamponi per lo screening Covid al centro sociale Pacì Paciana

Non c’è tregua per l’iniziativa “tampone sospeso” promosso dal centro sociale bergamasco Pacì Paciana.

“Lo chiamiamo ‘tampone sospeso’ – aveva spiegato il collettivo nella presentazione dell’evento – se hai la possibilità, dopo esserti fatto il tampone, puoi donarci un piccolo contributo per sostenere la nascita del progetto anche nella bergamasca. Se non hai la possibilità puoi semplicemente fare quello gratuito”.

Fissato per il pomeriggio di sabato 17 aprile, il servizio è in collaborazione con Brigata Sanitaria Soccorso Rosso, realtà sanitaria milanese che dal 30 novembre è stabilmente fissa Piazzale Baiamonti a Milano che offre lo screening anti Covid a tutte quelle persone che a causa delle disuguaglianze e della povertà non possono permettersi di sostenere le spese di un tampone rapido a pagamento.

Dopo l’attacco dei consiglieri della Lega di Bergamo che, in un comunicato, avevano affermato che si sia “superato il limite non solo del permessivismo nel dare spazio di proposta ad iniziative estemporanee e improvvisate che dovrebbero invece essere organizzate con tutti i crismi e parametri (soprattutto in ambito sanitario), in regola con le stringenti normative e in luoghi assolutamente sicuri dal punto di vista igienico, con personale qualificato, con presidi a norma e con materiale garantito”, ad intervenire sulla vicenda è anche Ats Bergamo.

“I “Tamponi sospesi a Bergamo” (iniziativa del centro sociale Pacì Paciana) di cui riferisce oggi la stampa locale – scrive ATS nel comunicato – esulano da quanto previsto dalla DGR 3777 che regolamenta l’utilizzo dei test antigenici rapidi al di fuori del Servizio sanitario regionale. ATS Bergamo precisa che ad oggi non risulta arrivata alcuna comunicazione in merito. I test antigenici non sono test da utilizzare per l’autodiagnosi, ma sono degli strumenti che servono al medico nell’ambito di un percorso di diagnosi. La decisione di effettuare il test antigenico, lo si ribadisce, è conseguente ad una valutazione medica, in relazione al quadro sintomatologico ed alla esposizione al contagio o a disposizioni di carattere normativo”.

Il centro sociale, insieme al Collettivo Autonomo Popolare, da parte sua, dopo le dichiarazioni da parte dei consiglieri del Carroccio, aveva garantito che “i tamponi rapidi antigenici ricerca Sars-Covid 2 saranno effettuati da personale qualificato, da medici e infermieri della Brigata Sanitaria Soccorso Rosso. Gli spazi usati per questa iniziativa saranno allestiti secondo i necessari crismi e parametri sanitari”.

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