La maratona appare sempre più una specialità alla portata di Francesco Puppi.
Il portacolori dell’Atletica Valle Brembana ha sfoderato un’ottima prestazione nella Tuscany Camp Marathon svoltasi lungo l’anello di cinque chilometri realizzato all’interno dell’Aeroporto di Siena Ampugnano.
Alla terza uscita sui quarantadue chilometri, il vicecampione iridato di corsa in montagna ha sfruttato le condizioni favorevoli offerte dal tracciato completando la prova in 2h16’18”.
Al rientro sulla distanza dopo oltre due anni, il 29enne comasco ha abbassato il proprio primato personale di quasi otto minuti, risultando il quinto italiano al traguardo.
La competizione, una delle più veloci corse sul territorio tricolore, ha visto protagonista Erick Kiptanui che ha risolto la questione vittoria nelle ultime fasi fermando il cronometro in 2h05’47” e alleggerendo così il proprio personale di mezzo minuto.
In grado di scremare il folto gruppo transitato al trentacinquesimo chilometro, il 30enne keniano se l’è dovuta vedere con l’etiope Abdi Fufa, giunto all’arrivo con un distacco di soli dieci secondi, mentre il marocchino Othmane El Goumri ha completato il podio con un ritardo di trentuno secondi dal vincitore.
A livello azzurro il migliore è stato Stefano La Rosa che, dopo aver ripreso e distanziato negli ultimi cinque chilometri Said El Otmani (Esercito), ha sfiorato il pass per Tokyo 2021.
Rimasto a lungo in linea con lo standard di partecipazione per i Giochi Olimpici, il 35enne grossetano ha chiuso le proprie fatiche in 2h11’42” mancando l’obiettivo per una decina di secondi.
“Peccato, era quello a cui puntavo e il minimo per Tokyo è sfuggito davvero di poco. Ho fatto la mia gara, passando in 1h05:15 alla mezza, poi un momento di crisi al penultimo degli otto giri, però mi sono ripreso e ho chiuso bene, cercando di rilanciare l’azione – ha spiegato nel dopo-gara il carabiniere toscano-. Volevo raccogliere qualcosa in più, dopo diversi mesi di duro lavoro sotto la guida di Ruggero Pertile. C’è di buono che sono tornato a correre al mio livello, non lontano dal mio primato, ed era un anno e mezzo che non facevo una maratona”.
Foto Francesca Grana/ Tuscany Camp
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