Da lunedì 12 aprile Bergamo e la Lombardia tornano in zona arancione. Tra i cambiamenti più attesi, quello che permette ai cittadini di girare nel proprio comune senza obbligo di autocertificazione. E la possibilità di fare visita una volta al giorno ad amici e parenti in paese, al massimo in due persone con figli under 14 al seguito.
Con il passaggio in arancione, riapriranno all’incirca 7.500 negozi mentre 55 mila studenti bergamaschi potranno tornare a scuola (quelli degli ultimi due anni delle medie e delle superiori, questi ultimi al 50%). Confermato invece solo asporto e delivery per bar e ristoranti.
Sono invece 30 i giorni di (quasi) libertà su 101 dall’inizio dell’anno. I restanti del 2021, per ora, sono gli oltre 70 giorni di limitazioni e lockdown per commercio, cultura e scuola a distanza.
Queste le principali misure in vigore dal 12 aprile:
Spostamenti e attività motoria
Consentiti all’interno del comune tra le 5 e le 22 e dai paesi fino a 5 mila abitanti entro 30 chilometri, vietati verso i capoluoghi di provincia. Consentite visite a parenti o amici, una volta al giorno, fino a un massimo di due persone. In zona arancione le passeggiate, i giri in bicicletta e la corsa possono spaziare su tutto il territorio comunale e possono essere realizzati anche in aree attrezzate e parchi pubblici. Sono consentiti gli sport individuali senza contatto e all’aperto come il tennis, il golf, il padel. Anche con il colore arancione restano chiuse le palestre e le piscine. È consentito raggiungere centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio comune o, in assenza di queste strutture, in un altro comune della stessa Regione.
Scuole
In presenza tutte le classi di scuole medie. Attività in aula per almeno il 50% degli studenti (non oltre il 75%) delle scuole superiori. In presenza i nidi, le scuole materne, le elementari.
Negozi
Aperti con restrizioni solo per i centri commerciali nei weekend. Al loro interno, nelle giornate festive e prefestive, resteranno chiusi i vari negozi ad eccezione di punti vendita di generi alimentari, agricoli e florovivaistici, delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, tabacchi, edicole e librerie. Il ritorno in arancione permetterà di riprendere l’attività ad estetisti e parrucchieri, che dopo un periodo piuttosto lungo di inattività avranno sicuramente molte richieste.
Bar e ristoranti
Potranno continuare a lavorare soltanto attraverso la consegna a domicilio (senza limitazioni) e con l’asporto (fino alle 22, con divieto di consumazione sul posto). Discorso leggermente diverso per bar e altri esercizi privi di cucina, per i quali l’asporto è consentito fino alle 18.
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