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Le pagelle

Ilicic torna protagonista, de Roon è quantità e qualità, Malinovskyi fondamentale

GOLLINI 5,5: Un passato nelle giovanili viola prima di essere attirato dalle sirene inglesi dello United, nell’area piccola sceglie di non uscire (non è una novità) e finisce per favorire il pareggio di Vlahovic.

TOLOI 6: Qualche disimpegno impreciso, davanti alla porta spreca al quarto d’ora della ripresa una facile occasione.

ROMERO 6: Veemenza fuori luogo al 23’. Giallo vicino all’arancione per una entrata più scenica che cattiva, vale la squalifica contro la Juventus. Ricade in una eccessiva irruenza che per non correre rischi induce alla sostituzione dopo soli 45 minuti.

DJIMSITI (Dal 1′ st) 5,5: Distratto nell’azione innescata da Kouame che favorisce il secondo gol di Vlahovic. Non è il solito implacabile marcatore.

PALOMINO 6: Solido, perfino troppo corretto con un unico errore nell’azione del pareggio della Fiorentina dove non copre con la giusta posizione.

GOSENS 6: Da lui si attendevano conferme di adattamento alla linea a quattro, che aveva sofferto contro l’Udinese. Tanta fatica, molta corsa ma l’impressione che il nuovo corso non lo porti più sotto rete come prima.

DE ROON 7: Quantità questa volta si coniuga con qualità.

FREULER 6,5: Tiene una posizione più arretrata nel nuovo modulo, detta come sempre i ritmi senza lasciare spazi alle ripartenze del centrocampo avversario.

MALINOVSKYI 7: È diventato fondamentale, sente la fiducia del mister e dei compagni. Gioca con nuova tranquillità che lo porta a diventare uomo assist per la doppietta di Zapata.

MAEHLE (Dal 18′ st) 5,5: Tiene la posizione senza correre rischi, nemmeno ad emergere. Motore diesel, avrebbe bisogno di più tempo quando viene chiamato a entrare in corsa.

PASALIC 5,5: Porta fisicità, ma in zona gol proprio non c’è. Clamorosa nel finale una specie di rigore in movimento messo a lato.

ILICIC (Dal 18′ st ) 6,5: “Continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai”. Non è noto se conosce la ballata di Fabrizio De Andrè, di certo sceglie di tornare protagonista. Si procura il rigore e vuole segnarlo.

MURIEL 6: Giramondo che Firenze rimpiange, parte sempre largo a sinistra senza incidere come vorrebbe. Il dolore al fianco sembra bloccarlo in scioltezza, di più lontano dall’area non può essere decisivo.

ZAPATA 7: Sblocca la partita al 12’, di testa è sentenza poi diventa implacabile davanti al portiere per la doppietta sempre a sfruttare Malinovskyi che gioca per lui. Nel secondo tempo diventa impreciso sprecando un paio di occasioni per chiudere la partita.

MIRANCHUK (Dal 40′ st) S.V.

 

GASPERINI 6: Definito integralista, smentisce tutti riproponendo la difesa a quattro che non è il suo mantra, salvo tornare all’antico nell’ultima mezz’ora. Se era un modo per prendere meno gol l’esperimento fallisce perché la squadra in vantaggio concede con facilità il recupero agli avversari, continuando a sprecare troppo in zona gol. Brutto segnale per le prossime due gare con Juventus e Roma che prendono appunti di fronte a questi inspiegabili recuperi. C’è materia per discutere e per preoccuparsi.

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