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L'itinerario

Scoprire Città Alta con una guida speciale: partiamo dalle Porte

Il primo step di “33 itinerari e innumerevoli varianti, 115 strade, scalette, funicolari e sentieri per salire alle porte di Città alta, rigorosamente a piedi o in bicicletta”. A cura d Valentina Bailo, Roberto Cremaschi e Perlita Serra, è alla settima edizione

Qual è il modo migliore per conoscere o “ri-conoscere” un territorio? Sicuramente percorrerlo a piedi. Sta qui il senso di questa originale guida “a” Città Alta: proporre la ri-scoperta della fitta rete di stradine, scalette, sentieri, che salgono al centro storico di Bergamo, da percorre a piedi o in bicicletta senza la necessità di chiudersi in un veicolo e di soffocare la Città Alta di automobili. A danno nostro, di chi vive in Città Alta e dell’ambiente storico e naturale.

Il lungo titolo è chiaro: “33 itinerari e innumerevoli varianti, 115 strade, scalette, funicolari e sentieri per salire alle porte di Città alta, rigorosamente a piedi o in bicicletta”. Uscita nel 2012, a cura d Valentina Bailo, Roberto Cremaschi e Perlita Serra con Arturo Arzuffi e con la collaborazione dell’Associazione per Città Alta e i Colli, la guida viene da allora ininterrottamente aggiornata e ristampata. È uscita in questi giorni la settima edizione, che ne fa un piccolo best seller, con una grossa novità: un inserto fotografico sui fiori e le piante spontanee che si incontrano sui colli.

Inoltre, è allegata la mappa dei percorsi in Città Alta alternativi alla Corsarola. Per non intasarci (di questi tempi, assembrarci) nemmeno camminando!

La guida – con mappe dettagliate e fotografie, lunghezze e dislivelli, presentazione delle bellezze storico-artistiche, segnalazione delle fontanelle, dei ristoranti e delle linee di autobus per portarsi ai punti di partenza e per il rientro descrive le 115 strade, stradine, scalette, sentieri e le due funicolari che percorrono da ogni versante i colli, organizzandole in 33 passeggiate. Fino alle quattro porte. In appendice, alcune proposte per chi corre e per chi pedala.

Gli autori ce ne offrono una sintesi, per ciascuna delle sei aree in cui è organizzata. Iniziando, oggi, dal centro città e dalle porte che portano a Bergamo Alta, ogni venerdì presenteremo le altre zone.

1. CENTRO CITTÀ

porta san giacomo (Dal libro Alle porte di città alta)

Città Alta è qui, sopra di noi, immediatamente visibile. Le Mura sovrastano imponenti la parte bassa della città, che non nega le sue origini: dalle porte scendono i borghi storici (San Tomaso, Sant’Antonio, San Leonardo…) quali lunghe dita di una mano. Tra queste, la città moderna ha riempito, livellato, edificato.

Le Mura veneziane – impresa gigantesca e sconvolgente per la città di allora – ci hanno regalato una fisionomia urbana unica, cristallizzando la parte collinare della città, inscritta nel perimetro della fortificazione, da allora chiamata “Città Alta”. I bastioni – mai usati a scopo militare – sono diventati una splendida passeggiata.

Città Alta è oggi, indubbiamente grazie alle Mura, un regalo che Bergamo fa a sé e ai suoi ospiti. Sul versante sud, i punti d’accesso sono le due porte più significative: Sant’Agostino a est (verso Venezia) e San Giacomo a ovest (verso Milano).

Alla prima si accede tramite l’elegante viale Vittorio Emanuele. Quando nel 1838 Ferdinando I d’Austria venne in visita alla città, accompagnato da oltre duecento fra duchi e nobili di ogni genere, vi fu una festa durata tre giorni, con luminarie, spettacoli e cerimonie. In ricordo di questa visita furono innalzati i propilei di Porta Nuova e la strada di parata, che dalla stazione (non ancora esistente) saliva fino a porta Sant’Agostino, fu chiamata via Ferdinandea. A porta Sant’Agostino si accede anche tramite i suggestivi borghi di via San Tomaso (e la scaletta della Noca, la prima dei nostri itinerari), via Pignolo con i suoi elegantissimi palazzi, via Masone.

Analogamente, a porta San Giacomo si sale per via Sant’Alessandro, che, con i suoi numerosi vicoli d’accesso, chiude dall’altro lato il centro cittadino. Tra le due porte, una piacevole via d’accesso è costituita dalla funicolare. Vera opera d’ingegneria civile e di coraggio civico, fu costruita nel 1887 su progetto dell’ingegnere emiliano Alessandro Ferretti, con lo scopo di avvicinare le due parti di città, nel momento in cui la popolazione abitava ancora numerosa in alto, ma le funzioni principali andavano trasferendosi al piano.

Oltre alle vie automobilistiche che portano alle Porte, tra cui le storiche via San Tomaso, via Pignolo, via Sant’Alessandro, questa è la zona della Noca (dall’Accademia Carrara), della Scaletta (dalla stazione bassa della Funicolare). Le altre antiche strade, ad esempio via Cornasello, sono “orbate”: interrotte dalla costruzione delle possenti Mura. Sette gli itinerari proposti in questa sezione.

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