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Il caso

Famiglia con gemelli autistici: alloggio per 6 mesi e domanda per una casa popolare

Nel pomeriggio di giovedì 8 aprile l'incontro con l'assistente sociale: trovata una soluzione transitoria in via Morali, nel frattempo sarà messo in campo un progetto di accantonamento in vista dell'autonomia abitativa.

Un nuovo passo avanti nella vicenda della famiglia con due gemelli autistici di 4 anni, che rischiava di rimanere senza una casa.

La questione è stata sollevata a fine marzo dall’Associazione Inquilini e abitanti Asia Usb di Bergamo e in pochi giorni ha visto un rapido susseguirsi di eventi.

Il sindacato aveva denunciato l’avvicinarsi del termine di fine locazione per l’appartamento dove risiedono, in via Da Campione, parlando di uno “sfratto” in corso.

Ricostruzione che il Comune ha respinto nella sua versione dei fatti, spiegando di seguire da tempo e con attenzione la situazione della famiglia: “Il contratto d’affitto è scaduto – avevano sottolineato da Palazzo Frizzoni – e, vista anche la morosità ormai persistente, il proprietario non ha manifestato la volontà di rinnovarlo. Non essendo stata sfrattata, la famiglia non è stata indirizzata all’Agenzia della Casa del Comune di Bergamo”.

Il 18 marzo scorso il tribunale aveva deciso di prelevare un quinto dello stipendio dell’uomo, scelta poi rivista nell’udienza del 31 dello stesso mese: assistita dall’avvocato Veronica Mezzasalma, la famiglia era riuscita a ottenere lo sblocco del conto corrente e il pignoramento di un ottavo dello stipendio.

Giovedì 8 aprile era in programma l’incontro tra la famiglia e l’assistente sociale ai minori che la sta seguendo.

Un faccia a faccia positivo, durante il quale la famiglia ha accettato la proposta di accoglienza avanzata dal Comune: una soluzione transitoria della durata di 6 mesi, prorogabili eventualmente per altri tre, che prevede la messa a disposizione di un alloggio di via Morali già nella disponibilità dei servizi sociali.

Nel frattempo la famiglia farà domanda di Edilizia Residenziale Pubblica, che permette di essere inseriti nelle graduatorie per l’assegnazione di un alloggio popolare qualora sussistano i necessari requisiti, e continuerà a mantenere il rapporto in essere con l’assistente sociale.

Previsti, infine, anche un progetto di accantonamento in vista dell’autonomia abitativa e un monitoraggio educativo.

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