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Bergamo

Altri 4,5 milioni per il rondò A4: due anni per completare i lavori, il punto sul progetto

Una delle spine della viabilità in città. L'assessore Zenoni: "Cantiere tanto importante quanto complesso. Bretella tra l'Asse e la circonvallazione a est di Campagnola? Servirebbero altri 20 milioni"

Sulla carta è la soluzione ad uno dei nodi viabilistici più intricati della città. I lavori di riqualificazione del rondò all’uscita dell’A4 dovrebbero cominciare nella prima metà del 2022, con appalto in estate. Un cantiere complesso, che dovrebbe protrarsi per circa 26 mesi, con l’obiettivo di essere completato nella metà del 2024.

Un’opera attesa. “Molto bene, dunque, che Regione Lombardia abbia deciso un ulteriore stanziamento di fondi per un cantiere importante, che si pone in collegamento con tutti gli altri interventi che l’amministrazione comunale sta pianificando. Come l’intervento realizzato sulla rotatoria degli ex mangimi Moretti e quelli futuri del rondò delle valli legati alla riqualificazione dell’area ex OTE, quello di Pontesecco e alla nuova rotatoria tra via Carnovali e via Autostrada”. L’assessore alla Mobilità del Comune di Bergamo, Stefano Zenoni, accoglie con soddisfazione la notizia del nuovo finanziamento da 4,5 milione approvato dalla Giunta regionale, che fa salire i costi per il rondò a 29,5 milioni totali.

Un’occasione per fare il punto sul progetto che si propone di risolvere un problema storico per la città. Del resto, sono migliaia gli automobilisti che ogni giorno cercano di districarsi nel complesso sistema di svincoli che crea lunghe code.

Il problema dell’attuale assetto è proprio la rotatoria, ovvero il moto circolare che deve fare ogni automobilista per immettersi e uscire dal dedalo di direzioni che attualmente si innestano sullo svincolo autostradale. Secondo delle rilevazioni effettuate negli scorsi anni, nelle ore di punta nella rotatoria transitano oltre 13.750 veicoli, di cui 1.720 in ingresso verso via autostrada, 1.420 in uscita dalla città. Le intersezioni sono numerose e rappresentano una delle principali criticità del rondò: si generano infatti, secondo lo studio di Infrastrutture Lombarde, ben 138 punti di conflitto, ovvero situazioni potenzialmente da incidente.

Una situazione rimasta a lungo irrisolta, che nel 2015 aveva convinto il sindaco Giorgio Gori e l’ex presidente della Provincia Matteo Rossi a prendere carta e penna per scrivere una lettera indirizzata ad Autostrade per l’Italia e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Nel novembre del 2017 arrivò lo stanziamento dei 25 milioni di euro garantiti dal Patto per la Lombardia, sottoscritto dall’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi e dall’uscente presidente regionale Roberto Maroni, mentre nel febbraio 2018 la progettazione del cantiere venne affidata a Infrastrutture Lombarde, incaricata di pensare il progetto dal punto di vista del traffico e tecnico-ingegneristico insieme alla Provincia e al Comune di Bergamo, ai quali tocca seguire le procedure d’esproprio dei terreni di proprietà.

“La filosofia del progetto è semplice – spiega l’assessore Zenoni -: eliminare il più possibile le intersezioni, rompendo di fatto il concetto di rotatoria. Corsie dedicate e rampe a livelli sfalsati serviranno a ridurre i punti di conflitto. Il progetto presenta una rampa per consentire la direzione da Bergamo verso Orio con una soprelevata, una diretta dal casello A4 alle valli verso la circonvallazione cittadina, una da Orio a Bergamo. Si determina inoltre una corsia in più per ¾ di rotatoria, corsie ad hoc per entrare da Lecco in autostrada e dal casello a Orio, una rampa tra le auto provenienti da Lecco alla città di Bergamo”.

Sono inoltre previste le demolizioni della vecchia fabbrica al centro della rotatoria e della relativa passerella metallica, di un tratto di viadotto attualmente sul rondò. E si prevede anche l’allargamento del ponte sulla via per Zanica, per consentire la corsia dedicata verso Orio.

Sullo sfondo resta la soluzione della bretella tra l’Asse interurbano e la circonvallazione a est di Campagnola, prevista nel nuovo Piano di Governo del Territorio (Pgt) con la finalità di non fare passare per le vie del quartiere chi dalle valli viaggia verso Orio e viceversa. “I finanziamenti attuali coprono la sola sistemazione del rondò, dato che la bretella comporterebbe investimenti per ulteriori 20 milioni di euro – precisa Zenoni -. Regione Lombardia ci ha invitato a considerare il rondò risolutivo, ragion per cui attenderemo la fine dei lavori prima di ulteriori ed eventuali valutazioni”.

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