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La campagna

Vaccini anche a Pasqua e Pasquetta: obiettivo 500mila dosi al giorno entro fine aprile

Il piano va ancora a rilento e attualmente la media nazionale di inoculazioni giornaliere è di circa 250mila: attese 8 milioni di dosi nei prossimi 30 giorni.

Vaccinazioni anche a Pasqua e Pasquetta per non accumulare altri ritardi: il piano contro il Covid predisposto dal generale Francesco Paolo Figliuolo non ammette soste e prevede di toccare il mezzo milione di dosi somministrate al giorno entro la fine di aprile per poter chiudere la campagna a settembre.

In Italia, però, al momento le vaccinazioni si aggirano attorno alla media di 250mila giornaliere, ancora al di sotto della quota 300mila che era stata fissata come obiettivo della settimana 17-23 marzo e ora traslato tra la seconda e la terza di aprile.

Il prossimo trimestre (aprile-giugno), in ogni caso, sarà decisivo, anche dal punto di vista delle consegne: secondo le stime della potenziale quantità di dosi di vaccino disponibili in base agli accordi preliminari di acquisto sottoscritti dalla Commissione europea, all’Italia spetterebbero 52,48 milioni di dosi.

Quella delle forniture è ovviamente questione centrale e fondamentale per la buona riuscita della campagna così come è stata predisposta dal Governo e assimilata dalle Regioni: il piano non può prescindere da tale disponibilità che, però, continua a essere incerta e a singhiozzo.

Nel primo trimestre dell’anno, infatti, sono arrivate poco meno di 14 milioni di dosi sulle 28 previste, considerando anche le 1,3 milioni di AstraZeneca giunte nelle scorse ore a Pratica di Mare: ma all’Italia è giunto solo un quarto dell’approvvigionamento preventivato dal vaccino anglo-svedese, quattro milioni su circa sedici.

Ad aprile è previsto l’arrivo di ulteriori 8 milioni di dosi, comprese le attese 400mila di Johnson & Johnson, vaccino che prevede solo una inoculazione per la copertura completa.

L’effettivo cambio di passo registrato a marzo, con sei milioni di somministrazioni sulle quasi 11 milioni totali, deve necessariamente corrispondere a un’effettiva crescita delle disponibilità, per non vanificare gli sforzi fatti fino a qui per il reperimento di spazi e personale e non mandare all’aria le prenotazioni già confermate.

Alla mattina di Pasqua in Italia risultavano essere state effettuate 10.990.307 vaccinazioni, con 3.423.641 persone che hanno già ricevuto entrambe le dosi.

L’Italia ha somministrato oltre l’87% delle dosi a sua disposizione, con Veneto, provincia autonoma di Bolzano, Valle d’Aosta e Molise che superano il 90%.

Con le ultime consegne la Lombardia è arrivata ad avere a disposizione 2.061.680 di dosi, 1.740.611 delle quali già inoculate (84,4%): martedì 6 aprile in regione è previsto l’arrivo di altri 255.060 vaccini Pfizer.

Intanto la buona notizia è arrivata sul fronte del nuovo sistema di prenotazione regionale, gestito da Poste Italiane: un debutto positivo quello di venerdì 2 aprile, quando si sono registrate oltre 190mila prenotazioni sui 4 canali (portale web, contact center, Postamat e portalettere), quasi il 43% dei lombardi tra i 75 e i 79 anni a cui è dedicata la prossima fase della campagna vaccinale (12-26 aprile).

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