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Bergamo, zona rossa ma non troppo: tanta gente in centro città fotogallery video

Se non fosse per le mascherine, sembrerebbe una Pasquetta come tante altre

Se non fosse per le mascherine, sembrerebbe una Pasquetta come tante altre a Bergamo. Nonostante la zona rossa anti-Covid che consentirebbe di uscire solo per comprovati motivi legati a salute, lavoro, urgenza o studio, infatti, il centro città è pieno di gente.

Non solo chi si concede una pedalata in bicicletta o una camminata per smaltire l’abbuffata pasquale e prepararsi alle prossime, ma anche tante persone che approfitta della giornata di sole per fare due passi.

Famiglie con bambini, coppie mano nella mano, ragazzi in compagnia. Le scene di una Bergamo deserta come quella del periodo pasquale di un anno fa, sembrano più lontane dei dodici mesi trascorsi. Eppure il numero dei contagi di questi giorni non è di molto inferiore rispetto ad allora.

Nessuno, in ogni caso, transige quantomeno le regole basilari per evitare il contagio. Tutti indossano la mascherina e la abbassano solo per una sigaretta. Chi si ferma a scambiarsi gli auguri con l’amico incrociato per strada, mantiene la distanza di sicurezza.

Anche le attività commerciali rispettano i dettami imposti dal Dpcm. I bar aperti servono caffè solo d’asporto, o al massimo con un tavolino posizionato all’esterno.

Molte pure le auto che circolano. Pochi invece i controlli delle forze dell’ordine e le pattuglie di polizia e carabinieri appostate lungo le strade cittadine.

La zona rossa sarà operativa fino alla mezzanotte di lunedì 5 aprile, con il divieto di spostarsi tra una regione e l’altra che il coprifuoco tra le ore 22 e le 5 del mattino. Chiusi musei, mostre, parrucchieri, centri estetici e barbieri. I ristoranti restano operativi per asporto e consegne a domicilio fino alle 22. L’asporto dai bar è permesso fino alle 18, e rimane vietato consumare nei pressi del locale.

È consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata della stessa Regione, fino a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno portare con sé i figli minori di 14 anni, o altri infraquattordicenni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale, e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro. Il tutto all’interno della propria regione.

È possibile spostarsi nelle seconde case ma soltanto il nucleo familiare, e l’abitazione non deve essere abitata da altri. In caso di controlli sarà necessario fornire la prova di essere proprietari o affittuari da una data anteriore al 14 gennaio 2021. Il rientro è consentito sia che si trovino dentro o fuori regione.

Consentiti i ricongiungimenti tra partner che vivono in comuni o regioni diverse, purché il luogo scelto per il ricongiungimento coincida con quello in cui si ha la residenza, il domicilio o l’abitazione. Ugualmente, si consentono gli spostamenti per visitare i propri figli minorenni, in ipotesi di genitori separati. Un solo parente adulto può spostarsi per prestare assistenza ad una persona non autosufficiente che non risulti assistita in quel periodo.

L’attività motoria resta consentita, purché svolta individualmente, evitando assembramenti e restando nei pressi della propria abitazione. Permessa l’attività sportiva solo all’aperto e in forma individuale. In bicicletta è consentito allontanarsi dal proprio comune, a condizione che si parta dalla propria abitazione per poi farvi ritorno, senza quindi trasportare la bici in macchina. Sospese le attività di palestra e piscina.

È possibile recarsi in chiesa o in altri luoghi di culto, col vincolo di optare per quelli più vicini alla propria abitazione. L’accesso ai luoghi di culto resta quindi consentito, purché si evitino assembramenti e si assicuri la distanza interpersonale non inferiore a un metro.

In ogni caso occorrerà dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e alle polizie locali.

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