Nella mattinata di sabato 3 aprile ha avuto luogo a Pontida la cerimonia commemorativa nella ricorrenza del 50° anniversario della tragica scomparsa dell’Appuntato di Polizia Alceste Cruciani.
Nell’occasione, è stato presentato un monumento in marmo e piantumato un ulivo, perché, attraverso la vita, non sia dispersa la memoria e il sacrificio di Alceste, il cui ricordo continua a vivere come esempio di impegno e profondo senso del dovere, al servizio della collettività.
Durante la cerimonia, dopo l’intervento di Marinella Alceste, il Questore Maurizio Auriemma ha dato lettura del messaggio del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Lamberto Giannini: “Il Suo impegno e il profondo senso del dovere con cui ha onorato e servito il Paese sono virtù scolpite non solo nel monumento che oggi si inaugura, ma nei cuori e nelle menti di tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato. Un pensiero di vicinanza e infinita gratitudine va, in particolare alla moglie Rosina e alla figlia Marinella testimoni della costante abnegazione con cui Alceste ha adempiuto il Suo dovere rappresentando per tutti noi un esempio di generosità e dedizione a cui deve ispirarsi ogni servitore della Repubblica”.
L’appuntato Cruciani morì nella serata del 4 aprile 1971 a Pontida, investito da un’auto che stava cercando di fermare: impegnato in un servizio di controllo del territorio insieme a un collega, intimò l’alt a una Fiat 850 che stava percorrendo la Briantea, facendo qualche passo sulla carreggiata per segnalare al conducente di accostare.
Ma l’automobilista si accorse solo all’ultimo momento della sua presenza e lo travolse, lasciando nel lutto la moglie Rosina e la figlia, allora 15enne.

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