• Abbonati
Informazione Pubblicitaria

International School of Bergamo

L'approfondimento

International School of Bergamo: l’approccio Reggio Inspired all’educazione dell’infanzia

Un progetto educativo della sezione primavera

Il Reggio Emilia Approach è una filosofia educativa fondata sull’idea di bambino con forti potenzialità di sviluppo, che apprende attraverso 100 linguaggi e che cresce in relazione con gli altri e con l’ambiente. Metodologia educativa di eccellenza nel panorama pedagogico che si rivolge allo zerosei, il Reggio Emilia Approach è oggi utilizzato in molte delle migliori scuole di tutto il mondo, nonché in quelle appartenenti al gruppo Inspired. Si innesca un percorso educativo che, allontanandosi da pacchetti di apprendimento preconfezionati, dà voce ai bambini stessi e partendo dai loro interessi, fa leva sulla loro innata curiosità, stimolando processi creativi di conoscenza.

All’ International School of Bergamo, le educatrici e i bambini della sezione primavera si ispirano quotidianamente a questa metodologia. Un esempio concreto è il progetto educativo dal titolo “Our bodies are storytellers”. Dopo una prima importante fase di osservazione diretta del gruppo, le educatrici hanno evidenziato una naturale propensione dei bambini al movimento e allo sperimentare continuamente attraverso il corpo. Quindi hanno lavorato in team per creare un progetto educativo che non mirasse soltanto a potenziare le abilità motorie dei bambini – come saltare, correre, rotolare – ma a guardare al corpo come portatore di significato, che si mette in relazione costante con sé e con gli altri. Le educatrici hanno collaborato in particolare alla creazione di contesti di apprendimento che valorizzassero il movimento come strumento di comunicazione e di espressione. I bambini della sezione primavera hanno avuto così la possibilità di sperimentare il movimento con materiali di varie dimensioni e forme, diversi tipi di palle sensoriali o più semplicemente con le sedie presenti in classe.

International School of Bergamo: l’approccio Reggio Inspired all’educazione dell’infanzia

Il modo in cui i bambini hanno interagito con i materiali a loro disposizione ha reso evidente il loro pensiero cognitivo. Infatti, mentre strutturano e de-strutturano i materiali a loro disposizione, i bambini costruiscono significati, inventano storie, si guardano e in base alle caratteristiche peculiari di ogni oggetto, scelgono come dare significato alla loro esperienza di gioco. Ecco allora che le sedie diventano treni oppure sentieri sui quali gattonare o sperimentare le leggi della fisica. Le ruote di gomma piuma diventano cavalli su cui saltare o nuove modalità per osservare gli altri attraverso un buco.

Il movimento può così raccontare come la realtà si trasforma, ma anche come il corpo può trasformarsi e diventare “altro”: come ci si sente quando ci muoviamo per diventare scimmie, gatti o serpenti? Che forme assume il nostro corpo?

Attraverso il movimento del corpo e la gestualità, i bambini hanno avuto la possibilità di trovare nuove modalità di comunicazione, nuovi linguaggi e strategie espressive che, molto spesso a questa età, precedono l’uso del linguaggio verbale. Ecco quindi che anche il linguaggio della musica diventa fondamentale strumento di comunicazione: attraverso l’uso di strumenti musicali, pattern vocali e percussioni che hanno coinvolto l’intero corpo, i bambini hanno perfettamente combinato musica e movimento.

L’idea di movimento è stata poi esplorata anche attraverso il linguaggio della grafica: come si rappresenta un salto? come si disegna una capriola? Usando diversi tipi di strumenti grafici, i bambini hanno inventato molteplici segni per rappresentare il movimento, e da ultimo hanno esplorato il movimento e la trasformazione attraverso l’uso di un proiettore. Proiettando il loro corpo o parte di esso sul muro, i bambini hanno immediatamente interagito con la loro ombra, diventando più consapevoli di loro stessi e della loro corporeità.

Loris Malaguzzi, fondatore del metodo Reggio Emilia diceva: “puoi aiutare i bambini a costruirsi delle aspettative, dei pensieri – anche se disordinati per te – che abbiano un significato per loro. Devi lasciare che siano loro gli autentici protagonisti”. Centralità del bambino, progettualità, contesti di apprendimento che supportano la sperimentazione e la relazione, questi sono i parametri di riferimento, il gold standard a cui si ispirano oggi le migliori scuole che offrono servizi di educazione all’infanzia.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI