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Orio al serio

Covid, falso certificato sanitario all’imbarco: due denunciati

Tutti i passeggeri che hanno acquistato la documentazione falsamente costituita sono già stati identificati e denunciati penalmente.

La Polizia di Stato in servizio all’Ufficio di Frontiera dell’aeroporto di Orio al Serio ha concluso un’attività di indagine che ha consentito di denunciare due stranieri in stato di libertà per falsità materiale in atto pubblico commesso da privato.

L’indagine è scaturita da un controllo della documentazione in possesso dei passeggeri in partenza verso Amritsar, India, con scalo a Istanbul, Turchia.

I passeggeri per poter accedere al volo devono esibire certificazione sanitaria recante il test negativo del tampone COVID effettuato entro il termine delle settantadue ore antecedenti la partenza.

Il 6 marzo scorso sono stati organizzati servizi di verifica documentale presso i banchi check-in dell’aeroporto.

Nell’occasione sono state raccolte un congruo numero di certificazioni, almeno 25, che destavano sospetti sulla veridicità. Successive ed approfondite indagini consentivano di appurare, nei laboratori clinici che avrebbero dovute rilasciarle, che le stesse erano completamente contraffatte.

I certificati risultavano associati ad un’agenzia di viaggi di Bolgare, il cui titolare è  un cittadino extracomunitario (S.L. di 20 anni di origini indiane) residente in Italia.

La polizia ha effettuato una meticolosa perquisizione dell’agenzia che ha permesso di ottenere un riscontro ai sospetti degli investigatori. Nell’occasione è stato rinvenuto diverso materiale di stampe di certificati per test Covid, elenchi di viaggiatori al cui nome veniva associato la parola certificato e files custoditi nei PC aziendali con campi modulo per la compilazione delle informazioni relative all’inserimento dei dati del paziente, della data e dell’ora di rilascio e del nome del medico compilatore.

L’indagato di fronte all’evidenza dei fatti ha ammesso di aver percepito una somma da 20 euro a 70 euro per ogni falsa certificazione rilasciata.

In buona sostanza il titolare dell’agenzia forniva ai propri clienti una sorta di pacchetto completo per poter partire.

Medesima attività è stata svolta in un’agenzia di Milano dove è stato denunciato il titolare C.M del 1983, indiano. In agenzia sono stati sequestrati Pc, smartphone e altro materiale informatico al vaglio degli inquirenti. Tutti i passeggeri che hanno acquistato la documentazione falsamente costituita sono già stati identificati e denunciati penalmente.

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