• Abbonati
Fino a 21 anni

Via libera all’assegno unico: fino a 250 euro a figlio da luglio

A Bergamo e in provincia si presume che saranno circa 245mila i beneficiari con un contributo annuale medio di 1.640 euro, per un totale di circa 400 milioni. 

Via libera definitivo all’assegno unico per i figli. Al Senato (dopo che il testo era passato alla Camera) è stato un sì quasi unanime: 227 i voti a favore, nessuno contrario e 4 gli astenuti. Diventa legge dunque il provvedimento del ministro delle Pari opportunità Elena Bonetti.

A Bergamo e in provincia si presume che saranno circa 245mila i beneficiari con un contributo annuale medio di 1.640 euro, per un totale di circa 400 milioni. 

Cos’è e a chi spetta

L’assegno spetta a tutte le famiglie che hanno un figlio fino a 21 anni a carico. Avrà un valore massimo di 250 euro: nella cifra confluiscono una parte fissa e una variabile, legata al reddito complessivo della famiglia. Il beneficio verrà attribuito a lavoratori dipendenti, autonomi o incapienti. Possono fare richiesta tutte le mamme dal settimo mese di gravidanza. Secondo lo scenario prospettato l’80% delle famiglie italiane prenderebbe 161 euro al mese per ogni figlio minore e 97 per ogni figlio under 21. Il calcolo è legato alla considerazione secondo cui 8 famiglie su 10 hanno un’Isee sotto i 30 mila euro. L’importo dell’assegno diminuisce se si alza l’Isee: per un Isee sopra i 52mila euro, il contributo scende a 67 euro mensili per i figli minori e a 40 euro per i figli maggiorenni ma di età inferiore ai 21 anni.

Inoltre, una norma transitoria preannunciata dalla ministra consentirà di non perdere il beneficio anche alle famiglie che hanno detrazioni fiscali per figli di oltre 21 anni.

Il commento

“Un risultato storico nell’ambito del sostegno alle famiglie, che punta a sostenere la natalità e si inserisce nel quadro di misure che incentivano l’occupazione femminile – dichiara la deputata di Bergamo Elena Carnevali, capogruppo Pd in Commissione Affari Sociali e Sanità alla Camera –. Si tratta di un provvedimento per il quale abbiamo lavorato molto in Commissione e che rappresenta un grande cambiamento in positivo per le famiglie e per coloro che vogliono diventare genitori. Un pilastro del Pd già dal lontano 2014, poi incardinato nella proposta di legge del 2018, che sono felice abbia ricevuto accoglienza favorevole da parte di tutte le forze politiche. Finalmente viene riconosciuto il sostegno alle famiglie alla cura, alla crescita dei figli attraverso uno strumento semplice, immediato e che rispetta il principio di progressività. A questo strumento si aggiungeranno anche gli interventi contenuti nel PNRR e quelli previsti dal Family Act per valorizzare il patrimonio più prezioso che abbiamo, i nostri figli e le nostre figlie, e consentire alle donne di non dover scegliere tra lavoro o cura dei figli. Un provvediment che riunifica tutti gli istituti di sostegno alle famiglie e rende il nostro Paese più moderno e in linea con gli altri Paesi europei”

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI