Un altro record, per Gian Piero Gasperini. L’anno scorso la prima Panchina d’oro a un allenatore dell’Atalanta, ora il bis, che erano riusciti a centrare solo gli allenatori delle grandi squadre. Con una eccezione: Cesare Prandelli, vincitore della Panchina d’oro nel 2006 e nel 2007 con la Fiorentina. Anche lui, Prandelli, unito da un legame fortissimo a Bergamo dove è diventato allenatore, maestro dei giovani talenti di Zingonia. E dall’Atalanta sono usciti anche Marcello Lippi, vincitore della Panchina d’oro nel 1995 e nel 1996 con la Juve ed era passato Antonio Conte prima di vincerla per tre volte consecutive, nel 2012, 13 e 14, con la Juve.
Ma certo la vittoria di Gasperini è ancora più significativa: non c’è uno scudetto, come per la Juve o per il Milan, dietro a questa impresa del miglior allenatore dell’Atalanta, che mai era arrivata così in alto, nella sua storia. E il primo pensiero del Gasp è per Bergamo: “Questa Panchina d’oro la dedico a tutta Bergamo, allo staff e ai giocatori: a tutti quanti perchè è veramente una vittoria di squadra. Rispetto a quella vinta l’anno scorso è diversa, perchè ogni stagione ha la sua particolarità e questo premio è riuscito a dare continuità a quello conquistato in precedenza. Ottenerlo è stato ancora più difficile e forse proprio per questo motivo questa Panchina d’oro è ancora più bella”.
Gasp fa collezione di premi: è di pochi giorni fa il riconoscimento come miglior allenatore, attribuitogli dall’Associazione Calciatori. Ora, per la seconda volta consecutiva, sono gli allenatori di Serie A e B, quelli del calcio femminile e del calcio a 5 ad attribuirgli il meritato premio, che gli è stato consegnato a Zingonia dal presidente del Settore tecnico, Demetrio Albertini.
È il terzo trofeo in base ai voti degli allenatori ottenuto dal Gasp, che nel 2006-07 aveva vinto la Panchina d’argento per la promozione dalla Serie B alla A con il Genoa.
Ora questa nuova vittoria, riferita alla stagione 2019-20 e dedicata appunto a Bergamo: “Abbiamo giocato pensando molto al dolore che ha colpito Bergamo” aggiunge Gasperini “e alle persone che tifavano Atalanta e che ci hanno lasciato: è stata una spinta forte per la squadra, per dare sempre il meglio”.
Un premio ai risultati, al terzo posto in campionato e al raggiungimento dei quarti di finale in Champions League e al gioco espresso dalla squadra, ormai considerata da molti tecnici la più europea del calcio italiano. Il voto a Gasp è un riconoscimento a questo lavoro che ha portato anche quest’anno l’Atalanta agli ottavi di Champions e a lottare di nuovo per i primi posti della Serie A. E per la seconda volta in tre anni, la finale di Coppa Italia, un altro trofeo nel mirino del Gasp e dei nerazzurri.
E complimenti anche a Pippo Inzaghi, che vince la Panchina d’argento per aver ottenuto la promozione dalla Serie B alla Serie A con il Benevento: “Dedico questo prestigioso riconoscimento al mio staff, alla mia squadra fantastica”, ha detto Superpippo “ai nostri tifosi e alla mia famiglia, perché se non si ha a casa la serenità, nulla nella vita è possibile”.
commenta