Arrendersi non è un termine che gli sportivi non amano utilizzare, anche quando le condizioni non appaiono a loro favore.
Per questo motivo è fondamentale sempre provare a vincere, come dimostrato da Chiara Teocchi nel corso dell’ultima tappa della Mediterranean Epic.
Costretta a rincorrere l’elvetica Ramona Forchini dopo le difficoltà incontrate durante la terza giornata, la 24enne di Ponteranica ha attaccato in compagnia delle connazionali Martina Berta, Eva Lechner e Greta Seiwald instaurando una vera e propria “cronosquadre”.
Il terzo posto ottenuto alle spalle della 23enne torinese e della 35enne altoatesina non è bastato per superare la svizzera che ha tagliato il traguardo di Oropesa del Mar con un minuto di ritardo, sufficiente per conservare la maglia da leader.
“Non sono riuscite a far perdere la maglia alla campionessa del mondo, ma al traguardo erano sorridenti e contente della gara e del fatto che si sono giocate la vittoria tra loro – ha commentato al termine Mirko Celestino -. Un atteggiamento di grande professionalità che dimostra anche il piacere di stare insieme, confrontarsi e divertirsi: questo è il segreto per allenarsi e crescere nel migliore dei modi”.
La prestazione dell’orobica non è passata inosservata fra i tecnici tricolori che si è messo in luce anche in campo maschile: “Più di così non potevamo fare. Abbiamo vinto la classifica di miglior Team per il quarto giorno di seguito e, come dicevo all’inizio, questo è il dato tecnicamente più interessante – ha sottolineato il commissario tecnico ligure -. Si tratta di una conferma che siamo partiti con il piede giusto per una stagione che si annuncia impegnativa ma che probabilmente avrà poche occasioni per il confronto internazionale.”
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