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L'assemblea

Confindustria Bergamo: i soci chiamati alla fusione con Lecco-Sondrio

Poi Nando Pagnoncelli, presidente Ipsos, presenterà agli associati gli ultimi risultati delle indagini condotte sul clima sociale, economico e politico in Italia, proponendo una riflessione sul tema dell’associazionismo.

La base è al Kilometro Rosso ma l’assemblea privata di Confindustria Bergamo sarà in modalità webinar. I soci sono chiamati nell’assise convocata nel pomeriggio di lunedì 29 marzo a varare i passaggi successivi per la fusione con la Confindustria Lecco Sondrio.

Subito dopo, alle 17,30 circa, Nando Pagnoncelli, presidente Ipsos, presenterà agli associati di Confindustria Bergamo gli ultimi risultati delle indagini condotte sul clima sociale, economico e politico in Italia, proponendo una riflessione sul tema dell’associazionismo.

Con quasi 2 mila imprese e 120 mila addetti nasce di fatto una Confindustria Bergamo-Lecco-Sondrio (in ordine rigorosamente alfabetico, anche se quasi sicuramente prenderà un altro nome più breve) che sarà una delle principali associazioni all’interno di Confindustria. Un’associazione tra le manifatturiere più importanti a livello italiano, considerando che Lecco ha una connotazione manifatturiera molto forte.
Ciò che uscirà oggi al Kilometro Rosso è una Confindustria territoriale molto importante, tra i primi posti dopo Milano, sicuramente autorevole e forte pronta ad affrontare le prossime sfide, post pandemia, in un contesto nazionale e internazionale sicuramente non facile e molto competitivo. Con oggi si apre un percorso, iniziato a gennaio scorso, che porterà al traguardo previsto tra giugno e dicembre 2022.

Entrambi i presidenti, Stefano Scaglia per Bergamo e Lorenzo Riva per Lecco-Sondrio, sono in scadenza: il loro mandato termina proprio quest’anno, anche se non è escluso che Confindustria nazionale conceda ad entrambi di prolungare il mandato per gestire i passaggi che porteranno alla fusione delle due territoriali lombarde.
La nuova associazione conterà 144 dipendenti: 101 presenti a Bergamo e 43 a Lecco e Sondrio. Questa fusione apre anche ad altre collaborazioni. Lo hanno dichiarato recentemente il presidente della Bergamo, Stefano Scaglia, e della Brescia, Giuseppe Pasini con l’apertura di una base comune a Bruxelles. Non si guarda solamente ad Ovest, un possibile secondo passo potrebbe essere l’aggregazione della nascente territoriale con Como.

 

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