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Corsa campestre

Cinque Mulini, piazza d’onore per Stefano Benzoni fra gli allievi fotogallery

Il 16enne di Clusone è stato superato in volata soltanto da Francesco Ropelato

La sfortuna può influenzare il risultato di una gara, importante è cercare di contrastarla in tutti i modi.

Stefano Benzoni ci ha provato alla Cinque Mulini cogliendo una prestigiosa piazza d’onore fra gli allievi.

In grado di districarsi al meglio nella morsa dell’US Quercia Trentingrana, il portacolori della Polisportiva Atletica Alta Valseriana ha saputo rispondere colpo su colpo venendo battuto in volata soltanto Francesco Ropelato.

“Dopo il risultato del ‘Campaccio’, mi aspettavo di giocarmela. Purtroppo a metà gara ho avuto uno scontro e ho perso una scarpa. Ho deciso comunque di proseguire riuscendo ad arrivare secondo davanti al campione italiano Simone Valduga – ha sottolineato il 16enne di Clusone -. Esser in due per gli atleti dell’US Quercia Trentingrana è stato sicuramente un vantaggio, tuttavia sono contento del risultato, anche in vista delle prove in pista”.

A livello giovanile da segnalare la top ten di Pietro Gherardi e Alessia Pellegrini (Atletica Valle Brembana) che hanno terminato rispettivamente in ottava posizione fra gli juniores e in decima fra le allieve.

Il medesimo risultato è arrivato anche fra i senior con Cesare Maestri che, dopo essersi ripreso da alcuni problemi fisici, si è dimostrato a proprio agio anche fra i sentieri di San Vittore Olona.

Capace di mantenersi a ridosso dei migliori nelle prime fasi, l’alfiere dell’Atletica Valli Bergamasche ha dovuto alzare bandiera bianca al terzo giro terminando davanti a Sebastiano Parolini (Gruppo Alpinistico Vertovese).

“Nei giri iniziali sono partito forte, tenendo un ritmo che probabilmente molto più alto del mio. Al terzo sono stato costretto a staccarmi, ma poco dopo ho trovato l’aiuto di Parolini per cui sono riuscito a recuperare – ha raccontato il trentino in forza alla formazione seriana -. Speriamo che questa gara sia di buon auspicio per la stagione della corsa in montagna. Sono tornato dopo esser stato alle prese con il Covid e altre difficoltà, tuttavia al ‘Campaccio’ sono andato bene così come oggi”.

A trionfare sulle sponde dell’Olona è stato Nibret Melak che ha regolato allo sprint il keniano Leonard Bett e il due volte vincitore Muktar Edris.

Reduce dal secondo posto al “Campaccio”, l’etiope ha alzato il ritmo poco dopo metà gara scremando il gruppo e gestendo al meglio gli ultimi passaggi all’interno del Mulino Meraviglia.

Capace di allungare lungo il rettilineo finale, Melak ha chiuso le proprie fatiche in 28’57” precedendo il campione uscente.

A livello tricolore settima piazza assoluta per Yohanes Chiappinelli (Carabinieri) che ha preceduto di qualche secondo Marouan Razine (Esercito) e Italo Quazzola (Atletica Casone Noceto), mentre Eyob Faniel (Fiamme Oro Padova) è stato costretto al ritiro dopo alcuni chilometri

L’edizione numero 89 della “Cinque Mulini” è stata anche l’occasione per fare il punto sulla stagione del cross tricolore, ormai giunto al termine come osservato dal neo-presidente federale Stefano Mei.

“Il cross italiano ha bisogno di un progetto ad hoc perchè è necessario far venir voglia a diversi atleti di puntare su questa specialità e sulla fase invernale perchè è un buon modo per fissare alcuni obiettivi, sia per chi fa gare indoor sia chi non le fa – ha spiegato l’ex mezzofondista ligure -. Veder vincere spesso gli atleti provenienti dagli altipiani non deve esser una scusa per non fare il cross. I valori in campo sono ovviamente chiari, tuttavia soltanto facendo gare di quel livello è possibile pensare di avvicinare questi fenomeni e capire cosa manca. Per questo motivo come Federazione il prossimo anno punteremo su questa disciplina con un progetto apposito”.

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