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Nuove tecnologie

Tosse e fiato corto: con l’intelligenza artificiale Neosperience aiuta a riconoscere il Covid

La società, con la sede bergamasca al Point di Dalmine, ha realizzato un sistema capace di analizzare dati per aiutare la diagnosi di infezioni da Covid

Neosperience, uno dei principali player nel settore della digital customer experience quotato su AIM Italia presente sul territorio bergamasco attraverso la controllata Neos Consulting al Point di Dalmine, ha realizzato un nuovo sistema per aiutare la diagnosi di infezioni da Covid attraverso l’analisi dei suoni e l’elaborazione di dati audio come i colpi di tosse di un paziente o lo stress durante un dialogo.

I suoni fisiologici generati dalla respirazione, dal battito del cuore, dalla digestione, da migliaia di anni sono usati per valutare il nostro stato di salute e diagnosticare malattie. Fino a oggi questi segnali venivano registrati attraverso l’auscultazione manuale, spesso durante visite mediche programmate, ma negli ultimi anni la tecnologia ha reso possibile raccogliere ed elaborare questi suoni corporei attraverso l’impiego di dispositivi personali individuali (smartphone, tablet e computer) rendendo possibile la loro elaborazione automatica.

In un comunicato la società che opera come “software vendor” dice che il nuovo sistema di diagnosi realizzato da Neosperience è in grado di analizzare dati come la frequenza della respirazione, lo stress durante un dialogo – il cosiddetto “fiato corto” – e i colpi di tosse dei pazienti, contribuendo in modo determinante alla diagnosi di infezioni da Covid-19. Analizzando un flusso audio contenente una breve conversazione, oppure alcuni colpi di tosse, il sistema è in grado, infatti, di individuare le persone che presentano i suoni caratteristici dell’infezione da Covid-19.

“I modelli di analisi creati grazie alla nostra nuova piattaforma Neosperience Health Cloud ci hanno permesso di raggiungere risultati molto incoraggianti – spiega Dario Melpignano, presidente di Neosperience –. Abbiamo implementato sistemi di rilevazione frutto di anni di ricerca nel campo delle malattie respiratorie e abbiamo addestrato modelli proprietari di Neosperience su dataset capaci di fornire un’accuratezza ROC AUC superiore all’80%, oltre ad applicare tecniche di specializzazione come il transfer learning con cui riusciamo a migliorare ulteriormente la precisione”.

Questo risultato rappresenta al contempo un evento trasformativo che apre alla possibilità di coadiuvare la diagnosi del Covid-19 a sistemi come Capsula Health Pod, partner di Neosperience insieme al laboratorio TeDH (Technology and Design for Healthcare) del Politecnico di Milano.

“È solo l’inizio di un progetto che ha un potenziale incredibile perché le elaborazioni di questi dati possono essere impiegate efficacemente come segnali di pre-screening – sottolineano Alessandro Nizardo Chailly e Giuseppe Andreoni, rispettivamente CEO e Founder di Capsula Srl e Professore del Politecnico di Milano e Scientific Advisor di Capsula -. Questo modello di registrazione e analisi può diventare un valido supporto per la diagnosi e il rilevamento di un’ampia gamma di patologie”.

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