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L'accordo

Anidride carbonica stoccata in mare: da Tenaris i tubi per l’innovativo progetto

Lo stabilimento di Dalmine produrrà 105 chilometri di line pipe senza saldatura in carbonio e manganese per il progetto Northern Lights, impianto di stoccaggio sottomarino in Norvegia che sarà aperto a tutti.

Equinor, azienda petrolifera norvegese, ha assegnato a Tenaris la fornitura di prodotti tubolari per gli impianti di trasporto e stoccaggio di CO2 Northern Lights, in Norvegia. Per questo progetto chiave Tenaris produrrà, dal proprio stabilimento di Dalmine 105 chilometri di line pipe senza saldatura in carbonio e manganese (C-Mn).

“Per questo progetto unico nel suo genere, abbiamo fatto leva sulla nostra ampia esperienza, sulle nostre capacità tecniche e sull’impegno ambientale per supportarlo con prodotti line pipe, contribuendo allo sviluppo della value chain per la cattura e lo stoccaggio di CO2 – spiega Gregoire Flipo, Tenaris Line pipe & Process Commercial Vice President -. La partecipazione a un progetto che sta definendo l’industria come Northern Lights segna un importante passo in avanti per Tenaris e per la sua strategia di posizionamento e sviluppo di prodotto all’interno del proprio programma di transizione energetica “.

Northern Lights è responsabile dello sviluppo e della gestione di impianti di trasporto e stoccaggio di CO2, aperti a terzi, nell’ambito di Longship, il progetto su ampia scala del governo norvegese per la cattura e lo stoccaggio di CO2. Equinor è responsabile della fornitura delle strutture onshore e offshore in qualità di fornitore di servizi tecnici a Northern Lights JV.

Tenaris ed Equinor sono partner commerciali di lunga data e, secondo il loro accordo quadro, le due società continueranno a collaborare a progetti che promuovono valori condivisi di sviluppo sostenibile e responsabile delle risorse energetiche.

IL PROGETTO NORTHERN LIGHTS

Northern Lights è il progetto che porterà alla realizzazione del primo impianto al mondo di stoccaggio sottomarino di CO2: approvato dal parlamento norvegese a dicembre dello scorso anno, a gennaio sono subito iniziati i lavori.

Secondo il cronoprogramma, entro il primo trimestre del 2024 verrà attivato un serbatoio a 2.600 metri di profondità nel mare del Nord e a 100 chilometri dalla costa occidentale norvegese: qui, nella fase iniziale, potranno essere stoccati 1,5 milioni di tonnellate di CO2 all’anno, poi ampliabili a cinque milioni.

Fautori del progetto non solo la Equinor, ma anche altri due colossi come Shell e Total, che hanno trovato nel governo norvegese un sostenitore fondamentale: il governo ha stanziato oltre 1,6 miliardi di euro per la sua realizzazione.

Un progetto open source di stoccaggio di CO2, che dà un’importante possibilità soprattutto a quelle aziende che riducono con maggiori difficoltà le emissioni: sarà compito loro catturare e liquefare l’anidride carbonica, per poi inviarla per nave al terminal Northern Lights che verrà realizzato.

Da qui la CO2 verrà prelevata dalla nave e pompata al serbatoio sottomarino, dove verrà stoccata permanentemente: il tutto tramite un gasdotto sottomarino.

 

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