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Covid

Dopo il caos vaccini la proposta della Cisl: “Le convocazioni le facciano i Comuni”

Caterina Delasa: "Serve un’organizzazione meno centralizzata, più capillare, che coinvolga direttamente i comuni che conoscono in modo diretto la situazione dei loro cittadini"

“Convocazioni cancellate o tardive; doppie convocazioni; sedi vaccinali lontane con hub già funzionanti nel territorio di residenza degli anziani; over 90 mandati in giro per la provincia e non solo, come se tutti fossero in grado di spostarsi in autonomia; l’assessore Moratti che prende le distanze da Aria a cui la Regione stessa ha affidato la gestione delle prenotazioni; direttori sanitari che difendono Aria per il gran numero di adesioni alla campagna vaccinale come se queste adesioni avessero già sortito un conseguente risultato di efficienza nel fissare le convocazioni”. La lettura che la segretaria generale di Fnp Cisl di Bergamo fa del primo periodo della campagna vaccinale è decisamente negativa.

“Sarebbe stato meglio pensare meno in grande – commenta Caterina Delasa -, realizzare un’organizzazione meno centralizzata, più capillare coinvolgendo direttamente i comuni che conoscono in modo diretto la situazione dei loro cittadini. Non sempre ‘il grande’ è meglio, soprattutto se non si è capaci di sostenerlo fino in fondo”.

La proposta del sindacato pensionati della Cisl bergamasca è chiara: lasciamo ai comuni le convocazioni dei cittadini alle vaccinazioni.

“Sappiamo che molti sindaci sono disponibili, le sedi sono pronte e adeguate anche per i cittadini più anziani e più fragili, perché hanno il pregio di essere poco distanti da casa e certamente non a 50 e più chilometri, come è successo e sta succedendo un po’ ovunque. Questo non significa necessariamente rinunciare ad eventuali priorità, ma significa riuscire a avere sempre il polso della situazione portando avanti velocemente ma ordinatamente le vaccinazioni con prenotazioni che non potranno essere che puntuali. Il resto – conclude la leader Fnp – dipenderà solo dalla disponibilità dei vaccini… ma questo è un altro tema”.

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