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L'iniziativa

Al via il progetto “DigEducati” di Fondazione della Comunità Bergamasca

Per ridurre il divario digitale della fascia 6-13 anni e contrastare la povertà educativa

Ha preso formalmente avvio lunedì 8 marzo 2021 il progetto “DigEducati”, promosso dalla Fondazione della Comunità Bergamasca, selezionato e finanziato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile con un contributo di € 1.250.000 e da Fondazione Cariplo con un ulteriore contributo di € 1.250.000.

“Abbiamo accolto la proposta di Impresa Sociale Con i Bambini e Fondazione Cariplo – afferma il presidente della Fondazione Comunità Bergamasca Osvaldo Ranicacome un’importante opportunità per il nostro territorio. Il divario digitale è un elemento che può ridurre sensibilmente le possibilità di crescita dei più giovani e per questo motivo abbiamo scelto di intervenire per incrementare le competenze digitali di bambini e ragazzi tra 6 e 13 anni e dei loro adulti di riferimento. Si tratta di un’esperienza nuova per la nostra Fondazione, nel ruolo di ente capofila, che possiamo affrontare contando sulla collaborazione di un’ampia rete di partner in grado di raggiungere in modo capillare tutti i comuni della bergamasca: 14 Ambiti Territoriali, la Rete Bibliotecaria Bergamasca, 4 Consorzi di Cooperative Sociali e l’Università degli Studi di Bergamo. Nel triennio espanderemo queste collaborazioni con gli Istituti Comprensivi, le organizzazioni di Terzo Settore e altri soggetti interessati. È un progetto ambizioso in cui crediamo molto, per contrastare la povertà educativa, per integrare sevizi sociali e culturali, per rilasciare sul territorio nuove competenze e opportunità. Intendiamo raggiungere circa 25.000 minori e 1.000 docenti, ma solo durante l’attuazione concreta del progetto potremo calibrare le azioni e identificare i beneficiari per cercare di raggiungere tutti coloro che sono in condizioni di bisogno di sostegno”.

Il progetto “DigEducati” si compone di 3 azioni da realizzare nel corso di 3 anni a partire da marzo 2021, con un contributo complessivo di € 2.500.000.

1.CONTRIBUTI PER DEVICE E CONNESSIONE

Prevediamo la fornitura di circa 400 device (pc portatili) con connettività annuale per famiglie di ragazzi che si trovino in condizioni di bisogno, dovute a povertà economica, relazionale, educativa o personale. Stiamo attivando alcune collaborazioni per raccogliere donazioni di pc da rigenerare, per supportare un sistema di economia circolare, da parte di aziende e imprese del territorio.

2.PIATTAFORMA E TUTOR ONLINE

Realizzeremo fin da subito una piattaforma digitale, che diventerà il punto di accesso a tutti i servizi di supporto digitale alla comunità previsti dal progetto, insieme all’attivazione di un servizio di tutoraggio in tempo reale. In collaborazione con l’Università di Bergamo e con altri soggetti del territorio, promuoveremo la partecipazione al progetto di studenti maggiorenni, che diventeranno tutor per altrettanti ragazzi delle scuole medie, in situazione di fragilità e bisogno, sia dal punto di vista didattico che sugli aspetti digitali.

Tutti gli operatori coinvolti nelle diverse iniziative saranno formati sull’uso della piattaforma e sui suoi contenuti. In particolare, per quanto riguarda i contenuti didattici digitali, è prevista la formazione di un gruppo inter-istituzionale, con il coordinamento scientifico dell’Università, per la ricerca e la selezione dei contenuti digitali (digital literacy e fact checking).

Specifiche azioni di formazione saranno costruite sulla base dei bisogni rilevati e rivolte a minori, genitori, insegnanti, per supportare l’utilizzo adeguato e consapevole del digitale.

Uno spazio e un’attenzione specifica sono riservati alla fornitura di software per soggetti con disabilità, grazie a un lavoro di mappatura preliminare, relativo ai bisogni dei ragazzi con disabilità e difficoltà sensoriali.

3.PUNTI DI COMUNITA’

Non potevamo pensare a un progetto sulla riduzione del divario digitale senza considerare la necessità di raggiungere coloro che sono maggiormente esclusi, senza dare uno spazio concreto e reale di incontro, quando sarà possibile, di scambio e di supporto.

Perno centrale del progetto è l’individuazione di 28 spazi già esistenti all’interno dei partner di progetto (in particolare biblioteche pubbliche, spazi di cooperative e oratori) in cui attivare i punti di comunità: luoghi dove trovare supporto all’accesso e all’utilizzo dei contenuti digitali, per i bambini e i ragazzi e per i loro adulti di riferimento, genitori e insegnanti. I punti di comunità saranno animati da educatori e operatori del territorio, adeguatamente formati sui temi del digitale e del trasferimento di competenze digitali.

Attualmente è prevista l’apertura di 28 punti di comunità, 2 in ciascun Ambito Territoriale della provincia, con lo scopo di creare uno spazio culturale e comunitario in cui incrementare le competenze digitali di operatori locali, studenti, genitori, insegnanti.

“La sostenibilità oltre i tre anni di finanziamento – prosegue il Presidente Ranicaè alla base dell’avvio del progetto, non solo in termini economici, ma anche di strutturazione delle azioni che devono fin da subito essere pensate per avere una continuità. Il nostro territorio ha una grande opportunità, che vogliamo sfruttare al meglio rilasciando innanzi tutto competenze, che le comunità possono fare proprie e diffondere ulteriormente a loro volta, e costruendo una struttura di lavoro replicabile per poter raggiungere sempre più da vicino il maggior numero di comuni e di istituti comprensivi”.

La fase di coprogettazione che ci ha impegnato fin da ottobre 2020 è stata realizzata a partire dal territorio, grazie alla partecipazione e alla collaborazione di un partenariato importante: un percorso lungo e articolato che ha permesso di costruire alleanze sul territorio e dare finalmente avvio al progetto, coinvolgendo attori pubblici e enti del Terzo Settore, sia in ambito sociale che in quello culturale. Proprio la sinergia tra mondo sociale e mondo culturale rappresenta un elemento qualificante per la buona riuscita delle attività sui temi del digitale.

Con il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci è in atto una relazione con la Fondazione da molti anni. Gli Ambiti Territoriali sono l’interfaccia più diretto con i singoli Comuni, per permettere alle azioni di progetto di raggiungere in maniera capillare tutto il territorio provinciale e diffondere il più possibile le opportunità ai ragazzi, alle scuole e alle famiglie.

“L’emergenza sanitaria ancora in corso ha generato un aumento della povertà assoluta. I dati ISTAT recentemente pubblicati ci raccontano che oggi in Italia 1 milione e 346mila minori vivono in una condizione di povertà assoluta, 209mila in più rispetto al 2019. È evidente che l’incremento delle precarie condizioni economiche delle famiglie diventano causa di un crescente divario sociale e di uno svantaggio educativo e culturale di bambini e ragazzi protagonisti di una preoccupante dispersione scolastica, esplicita ed implicita. dichiara la Presidente del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci Marcella Messina Di fronte a questo quadro drammatico, dobbiamo mettere in campo ogni possibile azione in grado di riscrivere il presente e il futuro delle nuove generazioni garantendo loro, prima di tutto, una partecipazione di qualità all’attività scolastica anche a distanza. Credo quindi che il progetto DigEducati vada proprio nella direzione di colmare il “divario digitale” attraverso l’attivazione di una collaborazione virtuosa tra pari e con attori sociali che, nel perseguire l’intento formativo, realizzeranno quello altrettanto importante di costruire una comunità, umana e sociale, attiva e solidale”.

La rete Lynx, insieme a tutto il mondo della cooperazione sociale che opera in bergamasca, gestirà operativamente la presenza, la formazione e il coordinamento degli educatori all’interno dei Punti di Comunità, gli operatori “in presenza” per avvicinare i minori in condizioni di maggiore difficoltà, per incontrare il territorio, per costruire relazioni e per rilasciare competenze efficaci per far diventare il digitale una reale opportunità per tutti.

“I consorzi di cooperative sociali che lavorano nella nostra provincia e partecipano al contratto di rete Lynx hanno aderito con entusiasmo alla proposta della Fondazione di collaborare nella costruzione del progetto. – dichiara Cristina Offredi, Presidente della rete LynxLavoriamo nel territorio con le famiglie e i minori  e  abbiamo potuto toccare con mano quanto la situazione di emergenza abbia contribuito ad aumentare le fragilità e le difficoltà di questa fascia di popolazione.  Il sostegno che offrirà il progetto e la rete che si attiverà intorno ai punti di comunità saranno un tassello e una risorsa importante per la comunità e queste famiglie”.

L’Università degli studi Bergamo seguirà il coordinamento scientifico relativo ai contenuti didattici digitali che verranno messi a disposizione tramite la piattaforma e avvierà circa 30 tirocini all’anno in relazione alle attività da realizzare presso i Punti di Comunità.

“L’Università degli studi di Bergamo condivide le finalità del progetto Digeducati – afferma il Rettore dell’Università degli studi di Bergamo Remo Morzenti Pellegriniattraverso il quale si potrà raggiungere capillarmente il territorio bergamasco e mettere in atto azioni formative indispensabili per colmare il divario digitale che ancora troppi bambini e preadolescenti vivono e che è drammaticamente emerso in questa difficile pandemia. Per questo UNiBG è fiera di mettere a disposizione sia le competenze scientifiche di alcuni docenti sul tema dell’apprendimento digitale, sia la propria organizzazione legata ai tirocini curriculari ed extracurriculari; quest’ultimo aspetto permetterà ad alcuni nostri studenti, che si stanno preparando a professioni formative, di sperimentarsi direttamente all’interno dei Punti di Comunità che il progetto attiverà capillarmente sul territorio bergamasco. 

Ancora una volta, siamo di fronte ad una sinergia territoriale virtuosa, indispensabile per vincere la sfida educativa che, mai come oggi, diventa priorità per tutti noi.”   

La Rete Bibliotecaria Bergamasca rappresenta una delle possibili collocazioni dei Punti di Comunità, ma soprattutto rappresenta all’interno del progetto la possibilità di avvicinare il mondo del sociale e quello della cultura, per avviare un percorso condiviso per i nostri ragazzi.

“Le biblioteche – dichiara Gianluca Iodice, Presidente della Rete Bibliotecaria Bergamasca (RBBG) – da solo “contenitori di libri”, sono diventate nel tempo un punto di accesso fondamentale al sapere e quindi alle competenze, il saper fare. Ed ecco il senso della partecipazione dei sistemi bibliotecari al progetto “Digeducati”: a causa della pandemia l’asticella del livello di ingresso delle competenze digitali ha subito un incremento tale da allargare drammaticamente il digital divide. Le biblioteche bergamasche, con una presenza capillare sul nostro territorio, hanno accetto la sfida e daranno un contributo convinto a questo progetto”.

Grazie alla disponibilità dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo sarà possibile raggiungere in maniera efficace e significativa tutti gli Istituti Comprensivi della provincia, per raccogliere i bisogni dei bambini, delle famiglie e degli insegnanti e per attivare azioni specifiche sul divario digitale.

“L’articolato e ricco progetto “DigEducati”, di cui Fondazione Comunità Bergamasca è Ente capofila, presenta senz’altro una serie di azioni lodevoli, in linea con l’impegno dimostrato a beneficio dell’intero territorio bergamasco – dichiara Patrizia Graziani, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo – Il progetto è destinato anche a diversi studentesse e studenti con età della scuola primaria e secondaria di primo grado, presentando finalità e obiettivi importanti, certamente in sintonia con il grande lavoro svolto dall’Ufficio Scolastico Territoriale e dagli Istituti scolastici bergamaschi. Ogni giorno, infatti, ancor più in questi tempi di crisi pandemica, siamo tutti impegnati a rispondere, nel miglior modo possibile, alle sempre nuove sfide in tema di educazione e formazione delle giovani generazioni, in stretta sinergia con le famiglie e il territorio”.

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