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Bergamo segreta

Un tamburo per guarire: Giacomo Costantino Beltrami e il prezioso dono indiano

Nuova puntata della rubrica domenicale di BGY che fa tappa al Museo Civico di Scienze Naturali "Enrico Caffi"

Chi ha scoperto le sorgenti del Mississippi ?

Pensando all’America verrebbe banalmente da dire Cristoforo Colombo, tuttavia l’esploratore genovese non spinse mai così a nord da toccare il territorio del Minnesota.

A compiere questa particolare conquista fu infatti il bergamasco Giacomo Costantino Beltrami oltre tre secoli dopo, per la precisione il 31 agosto 1823 quando il patriota raggiunse il Lago Itasca, da lui ribattezzato Lago Giulia.

Nel corso del suo viaggio, il magistrato orobico trapiantato nelle Marche ebbe modo di entrare a contatto con le popolazioni native che abitavano quelle zone come i Sioux e gli Ojibway stringendo amicizie con alcuni di loro.

Fra i numerosi oggetti che ricevette durante la propria esperienza e gelosamente conservati da Beltrami spicca senza dubbio il tamburo da medicina doppio attualmente visibile al Museo Civico di Scienze Naturali “Enrico Caffi” di Bergamo.

Pezzo unico nel suo genere, l’oggetto veniva utilizzato durante le cerimonie della Midewiwin, la “Grande Società di Medicina” che gestiva la vita spirituale delle tribù dei laghi occidentali.

Realizzato con una porzione di pelle cucita su un’armatura circolare di legno, il tamburo presenta un bordo nero che riempie la parte inferiore a cui è legata una figura umana.

In grado di risaltare sullo sfondo chiaro, l’immagine rappresenta probabilmente un demone contornato da una linea rossa così come gli arti superiori e i lineamenti del viso.

A suffragare questa tesi vi sono i raggi emessi dalla fascia superiore del corpo, simboli di energia e potenza.

Meno conosciuta, ma altrettanto affascinante è l’altra faccia del tamburello contraddistinta da una banda di contorno rossa a cui ne subentra un’ulteriore concentrica nera che allargandosi forma un motivo a cappe rosse, mentre al centro è visibile un disco rosso.

A offrire particolare notorietà allo strumento fu infine protagonista un’importante mostra di arte nativa amerindiana svoltasi nel 1988 in occasione delle Olimpiadi Invernali di Calgary.

Così come per altri oggetti inseriti nella collezione bergamasca, l’oggetto fu esposto per alcuni casi in Canada, venendo peraltro scelto come oggetto simbolo della manifestazione.

Fonti

Lina Cassiano Quirci, Carmen Leone; Guida alle Collezioni etnografiche. Museo di Scienze Naturali E. Caffi; 2000

Luca Cristini, Mario Nadir Durand; Giacomo Costantino Beltrami: il bergamasco che scoprì le sorgenti del Mississippi; Soldiershop; 2017

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