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Cinema

La recensione

“Darkest Hour”: la storia dell’uomo che si oppose ai nazisti

Mentre incombe la minaccia dell'invasione tedesca, il neoeletto Primo Ministro inglese Winston Churchill mobilita la nazione per combattere per la sopravvivenza

Titolo: Darkest Hour

Regia: Joe Wright

Genere: Biografico, dramma storico

Durata: 125’

Interpreti: Gary Oldman, Kristin Scott Thomas, Lily James, Stephen Dillane; Ronald Pickup

Programmazione: Netflix

Valutazione IMDB: 7.4/10

Anno 1940: la seconda guerra mondiale è alle porte e il primo ministro inglese Neville Chamberlain è costretto dal Parlamento a dare le dimissioni perché ritenuto inadatto a fronteggiare un eventuale conflitto con la Germania del nazionalsocialista Adolf Hitler.

Al suo posto viene chiamato Winston Churchill, un militare noto a tutti per aver condotto in modo pessimo l’esercito in spedizioni militari precedenti. La fiducia nei suoi confronti è minima e la situazione non migliora nemmeno dopo le sue prime dichiarazioni politiche, celebre tra tutte quella in cui chiede al popolo inglese “sangue, fatica, lacrime e sudore”, spaventando ancor di più una nazione già sfiancata da un clima di tensione mai realmente sopito dalla fine del 1918. Tra pressioni regali nei suoi confronti, conflitti sanguinosi alle porte e caricandosi sulle spalle, suo malgrado, tutto il peso dell’Europa libera, Winston Churchill dovrà trovare un modo veloce e pratico per salvare la democrazia.

Dramma biografico e storicamente accurato che muove i suoi passi tra Inghilterra, Germania e Francia, “Darkest Hour” (“L’ora più buia” in italiano) è una pellicola del 2017 che vede Gary Oldman vestire i panni di Winston Churchill, una delle figure chiave del secondo conflitto globale e principale antagonista di Hitler nella prime fasi della guerra. L’interpretazione dell’attore inglese è eccezionale e non a caso gli vale la strameritata vittoria dell’unico Oscar della sua carriera. Il ritmo della narrazione e l’incedere della storia sono serrati e incalzanti, creando un forte pathos che rende con efficacia quelle che probabilmente erano le sensazioni provate dal Prime Minister in momenti tanto bui. Ogni secondo ha un peso specifico incalcolabile, tardare una decisione anche solo di pochi minuti significa far morire migliaia di persone al fronte e permettere alla Germania di avvicinarsi sempre di più alla conquista dell’Inghilterra.

Sprezzante, coraggioso e terribilmente testardo, il personaggio delineato da Wright suona come quegli eroi improbabili dei fumetti che quando tutti meno se lo aspettano salvano la situazione e permettono al bene di trionfare, con però una guerra mondiale sullo sfondo, decine di sigari nervosamente consumati senza sosta ed un nemico lontano che piano piano sta conquistando ed invadendo i tuoi alleati.

Candidato a sei premi Oscar e vincitore di 2, “Darkest Hour” descrive fedelmente il “no” di Churchill all’egemonia nazista che incombeva sul Vecchio Continente con un retrogusto di thriller fantapolitico che terrà lo spettatore attaccato alla sedia per più di due ore.

Battuta migliore: “Il successo non è mai definitivo, il fallimento non è mai fatale; è il coraggio di continuare che conta.”

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