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Il deputato bergamasco

Treno per Orio, Devis Dori: “Porterò avanti le istanze del quartiere per tutelarlo”

Il comitato di quartiere di Boccaleone ha incontrato il deputato bergamasco pentastellato Devis Dori

La querelle attorno al collegamento ferroviario verso l’aeroporto di Orio al Serio non si arresta. E, nemmeno, la lotta del Comitato di quartiere di Boccaleone, in prima linea per far sì che il progetto presentato dalla Rete Ferroviaria Italiana sia il meno impattante possibile per il territorio, chiedendo, in particolare, di interrare la linea ferroviaria.

“Il quartiere di Boccaleone confinerà con la futura Porta Sud e la richiesta del Comitato è di interrare il percorso ferroviario per creare un collegamento con il centro della città attraverso un parco lineare ciclopedonale sul sedime ferroviario”, si legge nel documento presentato dal comitato cittadino.

Il gruppo ha deciso di esporre le proprie posizioni e perplessità (“sul progetto RFI e non sul collegamento ferroviario in sé”, specifica il comitato) anche all’onorevole bergamasco Devis Dori del Movimento 5 Stelle.

“Ho incontrato alcuni rappresentanti del Comitato di quartiere Boccaleone, che mi hanno interpellato in merito al collegamento ferroviario Orio-Bergamo – ha dichiarato a Bergamonews il deputato pentastellato – L’incontro è stato proficuo, mi hanno illustrato le criticità del progetto attuale, le conseguenze sul quartiere e anche le possibili soluzioni tra le quali, in particolare, quella dell’interramento di una parte del tratto ferroviario. Le loro perplessità non sono sul collegamento ferroviario, che comunque è percepito come un’opportunità, ma sull’attuale progetto da realizzare.”

Il progetto di RFI secondo il Comitato non può essere “considerato adeguato, moderno e socialmente insostenibile – scrive il comitato – a causa della cesura in due parti distinte del territorio con la chiusura totale del passaggio a livello e la proposta di un inaccettabile sottopasso ciclo-pedonale; dell’installazione di barriere fonoassorbenti alte sino a 7,5 metri dal ponte di via Piatti alla Fiera di Bergamo; dell’intensificazione del traffico veicolare su via Rosa, via Gasparini e via Isabello, strada con ben tre plessi scolastici, e una riduzione importante dei parcheggi, già in numero non adeguato agli abitanti; della separazione dal punto di vista socio-relazionale, commerciale e religioso delle due parti del quartiere, dove soprattutto le persone anziane e i giovani subiranno i maggiori disagi; della mancanza di alternative già attuate di attraversamento e collegamento con e da Borgo Palazzo, sia ciclopedonali che viarie; e dello scarso rispetto della cintura verde, una delle ultime zone agricole in città ancora coltivate”.

L’onorevole Dori, pur ricordando l’importanza del treno per Orio a livello turistico per il titolo di Bergamo capitale della cultura del 2023, ha dichiarato di essersi “impegnato ad interloquire anzitutto con il Comune di Bergamo, in vista di ulteriori iniziative, per capire quali modifiche al progetto sono attuabili. L’obiettivo è consentire ad una periferia urbana come Boccaleone di esprimere il suo grande potenziale e di non essere associata ad un’immagine di marginalità sociale”.

“Il titolo di Capitale italiana della cultura 2023 consente di pretendere un progetto di integrazione urbanistica sostenibile e di rispetto degli abitanti di tutti i quartieri della Città, dal centro alle periferie”, conclude il comitato.

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