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Al di stefano

Atalanta, epilogo amaro: ko anche a Madrid, addio Champions League

I nerazzurri, dopo lo 0-1 subito nella gara d'andata a Bergamo, si arrendono anche in Spagna: decidono i gol di Benzema, Ramos e Asensio. Di Muriel la rete della bandiera atalantina

Epilogo amaro per l’Atalanta che, al termine di un’emozionante cavalcata, viene estromessa dal tabellone di Champions League dal Real Madrid.

Dopo lo 0-1 maturato a Bergamo, i Galacticos vincono anche il round di ritorno con un 3-1 secco meritando ampiamente il passaggio del turno nonostante i nerazzurri avessero creduto nella qualificazione fino all’ultimo per motivi diversi.

Il primo risiede nella gara d’andata quando una “svista” arbitrale ha precluso agli orobici di potersi giocare le proprie carte, mentre il secondo è legato al match svoltosi allo Stadio “Alfredo Di Stefano” dove una serie di errori individuali, accompagnati dalla qualità tecnica e tattica dei “Blancos”, hanno rovinato i piani e le strategie della Dea.

In soldoni, considerando la doppia sfida, è come se non ci fosse stata la possibilità di giocare tutto quello che si potesse mettere in campo.

D’altra parte gli uomini di Gasperini si sono trovati ad affrontare una squadra che ha interpretato la partita con grande rispetto, sorretta da un’ottima preparazione tattica e da alcuni particolari accorgimenti (solidità difensiva e blocco del gioco sugli esterni che spesso sono determinanti nella Dea) che hanno permesso agli spagnoli di tenere sempre il pallino del gioco senza mai sottovalutare l’avversario.

Se a tutto ciò si aggiungono i rientri di due colonne portanti come Ramos e Benzema, la crescita di alcuni giocatori come Vinicius e Mendy, e la conferma del centrocampo di livello, a questo punto è possibile sbilanciarsi e pensare che il Real Madrid possa arrivare fino in fondo.

All’Atalanta rimane comunque la consapevolezza di un ottimo percorso e la voglia di ritornare nell’Europa che conta già a partire dal prossimo anno.

Per fare questo servirà un gran finale di campionato, a partire dal lunch match di domenica prossima contro il Verona.

Le pagelle

Sportiello 4: Serata da dimenticare per l’ex Fiorentina che sbaglia il rinvio e concede di fatto il primo gol spagnolo, non coprendo inoltre il proprio palo sul 3-1. Nel mezzo una buona respinta sul colpo di testa di Benzema.

Toloi 5: Tener testa alla freschezza di Vinicius è davvero difficile. Il numero 2 ci prova, ma commette il fallo che porta al penalty del 2-0 (Palomino 6).

Romero 6: Nei duelli dimostra di lottare e tenere testa a chiunque, anche a gente del calibro di Benzema. Nel primo tempo tenta la rovesciata in area, ma viene ribattuta dalla difesa madrilena. Conquista anche la punizione da cui poi scaturisce la rete della bandiera orobica.

Djimsiti 6: L’albanese strappa la sufficienza per il grande intervento in cui si immola su Vinicius e per il costante appoggio sugli assi con Gosens e Pasalic soprattutto nella prima mezz’ora di gioco.

Maehle 6: Il danese non disdegna, prova sempre a reggere l’urto di Vinicius e Mendy, i quali imperversano senza sosta sulla destra.

De Roon 6: Per citare un brano famoso di Luca Carboni “ci vorrebbe un fisico bestiale” per tener testa a giocatori come Modric e Kroos. Si arrangia e fa quel che può.

Pessina 6: Nella posizione da mediano chiaramente rende meno, ma il monzese ricerca sempre l’equilibrio. Al 63′ ha la chance per riaprire il match, ma il suo diagonale sul secondo palo finisce largo di oltre due metri (Caldara S.V.).

Gosens 5,5: Dopo nemmeno tre minuti il tedesco ha l’occasione per passare in vantaggio, ma davanti a Courtois va con il piede sbagliato. Chissà se questa non potesse diventare una sliding door della partita… (Ilicic 4,5: Come nel match di andata l’ingresso si è rivelato più controproducente che incisivo. Grave il passaggio sbagliato con cui, da appena subentrato, concede il contropiede al Real che conquista calcio di rigore).

Pasalic 6: Il croato si dà molto da fare sulla trequarti sia quando prova a imbastire le azioni sulla sinistra con Gosens sia quando con buona visione cerca il versante opposto (Zapata 5,5: Dona più profondità alla squadra, per ben due volte viene messo davanti a Courtois, ma il portiere belga si oppone con efficacia. Con cinismo avrebbe potuto rendere il finale più pepato)

Malinovskyi 6: Il suo primo tempo, al di là di un tentativo da fuori, è all’insegna di una serie di errori e palloni persi. Viene confermato in campo nella ripresa e si rivitalizza leggermente. Suo l’assist nello spazio che manda Zapata a tu per tu con Courtois.

Muriel 6: Come accaduto contro lo Spezia la prestazione complessiva è tutt’altro che memorabile, anche perché spesso poco assistito dai due trequartisti, ma poi estrae sempre una magia dal cilindro. La punizione quantomeno sporca il punteggio al Real Madrid (Miranchuk S.V.).

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