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La discussione

Parco Ovest di Bergamo, i dubbi del PD sull’intervento urbanistico

Il gruppo del Pd cittadino ha preparato un documento interno dedicato alla situazione del Parco Ovest ancora in itinere

La grande area verde compresa fra via San Bernardino, via Moroni (Villaggio Sposi) e Colognola a Bergamo è al centro di un ampio dibattito tra cittadini e amministrazione comunale.

Si tratta del Parco Bergamo Ovest, diviso in due parti dall’amministrazione, rispettivamente al centro di un progetto di riqualificazione affidato a due privati (il gruppo Ferretti Casa nel terreno “2” e di Parco Ovest srl nella parte “1”) per la sistemazione del parco e la costruzione di case, negozi e di un asilo nido e RSA.

A tutela della “biodiversità di flora e fauna presente nel Parco e, più in generale, di ciò che rimane della Cintura Verde” è nato un Comitato cittadino, sostenuto dagli abitanti del quartiere e non solo.

Ma di recente a esprimere perplessità nei confronti, in particolare, del progetto affidato a Ferretti per il Parco Ovest 2 è anche il gruppo del Partito Democratico cittadino, tra i partecipanti al tavolo di lavoro per la stesura del nuovo Piano Governo del Territorio (PGT) proprio in questi mesi in fase di elaborazione, con un’attenzione particolare alla partecipazione e all’ascolto delle istanze cittadine.

Il gruppo del Pd, infatti, ha preparato un documento interno dedicato alla situazione del Parco Ovest ancora in itinere e indirizzato alla Giunta comunale in cui vengono esposte le perplessità del gruppo politico attorno all’intervento urbanistico con lo scopo di trovare “una quadra” per un progetto delicato e molto sentito dalla cittadinanza.

Perché, anche se si tratta di un intervento coerente al PGT vigente, si tratta pur sempre di un Piano che risale al 2009 (adottato dalla giunta Bruni e approvato dalla giunta Tentorio) e da allora tanto è cambiato per quanto riguarda l’attenzione nei confronti della tutela ambientale. Sensibilità che, di certo, sarà protagonista del prossimo PGT che verrà a breve approvato.

La preoccupazione è che il progetto preveda un eccessivo consumo di suolo, perciò il gruppo politico cittadino ha deciso di esprimere le proprie perplessità, proponendo delle linee guida che possano conciliare gli interessi del privato, le richieste dei quartieri e l’attenzione all’ambiente chiedendo, prima di tutto, di ridurre al minimo le cubature per l’edificazione concesse a Ferretti.

Restando, quindi, in attesa che venga condiviso un progetto alternativo rispettoso delle proposte presentate.

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