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Cinema

La recensione

“Il Principe cerca Figlio”: il ritorno non necessario di re Akeem dopo 33 anni

Eddie Murphy accompagnato dal fido consigliere Sammi è costretto a fare ritorno nel Queens, il quartiere della Grande Mela dove tutto ebbe inizio, per rintracciare il giovane principe ereditario e riportarlo a casa

Titolo: Il Principe cerca Figlio
Regia: Craig Bewer
Genere: commedia
Durata: 110’
Interpreti: Eddie Murphy, Arsenio Hall, James Earl Jones, Shari Headley, John Amos, Wesley Snipes
Programmazione: Amazon Prime Video
Valutazione IMDB: 5.5/10

Quando il re del regno africano di Zamunda Joffy Joffer (James Earl Jones) è sul punto di passare a miglior vita, il principe Akeem (Eddie Murphy) è pronto a prendere il suo posto insieme all’amata Lisa (Shari Haedley), conosciuta trent’anni prima in un folle viaggio a New York. La successione al trono è però ad un punto critico perché, oltre a tre figlie, dalla coppia non è nato alcun erede al trono di sesso maschile e questo non lascia indifferenti i governi dei Paesi limitrofi. Tra tutti il generale Izzi (Wesley Snipes), dittatore desideroso di vendetta nei confronti di Akeem per via di un matrimonio mai celebrato tra quest’ultimo e sua cugina Imani molti anni prima, si fa sempre più minaccioso e volenteroso di sottomettere Zamunda. Poco prima che il re spirari però si scopre che in realtà un erede maschio esiste e si trova nel quartiere newyorkese del Queens. Il nuovo re torna quindi negli USA per cercare di rintracciare l’unica persona al mondo in grado di salvare il suo regno da una fine sempre più vicina.

Sequel del capolavoro “Il Principe cerca Moglie” uscito nell’88 per mano del genio di John Landis, “Il Principe cerca Figlio” è una commedia prodotta da Amazon e distribuita sulla piattaforma digitale on demand Amazon Prime Video dopo l’iniziale piano di farlo uscire nelle sale a metà del 2021, ovviamente ripensata causa pandemia.

Il film racconta del viaggio di re Akeem, perennemente coadiuvato dall’amico e confidente Sammi, per ritrovare un figlio concepito anni prima con una cameriera statunitense, creando una sorta di mix tra la più demenziale delle commedie e la storia d’integrazione e di uguaglianza sociale che in questi anni sta entrando sempre di più nei teleschermi di tutto il mondo.

il principe cerca un figlio

Se però nel primo capitolo le intenzioni erano ottime e la realizzazione lo era ancora di più, nel sequel le cose non vanno purtroppo nella stessa direzione e il riverbero di fondo che si percepisce per un’ora e cinquanta minuti è quello di una storia nata per far cassa più che per una vera idea di fondo. Meno ispirato dal predecessore, meno iconico e senz’altro meno divertente, “Il Principe cerca Figlio” sceglie di basare la quasi totalità della narrazione su continui riferimenti ed ammiccamenti al capitolo precedente, senza mai andare oltre alle semplici battute trite e ritrite e, peggio ancora, a gag che già nell’88 sarebbero sembrate noiose. Raccontare una storia vecchia a spettatori che l’hanno già sentita più volte non è la migliore delle premesse per un film, peggio ancora se stiamo parlando di una commedia. A salvare capre e cavoli dovrà pensare un grandioso Eddie Murphy, ahinoi senza il leggendario doppiaggio del compianto Tonino Accolla, insieme a vecchie conoscenze come Arsenio Hall o Shari Haedley ma purtroppo non bastano dei buoni interpreti per dare colore ad un’opera sbiadita e fuori dal tempo, che mai sembra rendersi conto di quanto, nel bene o nel male, la società americana sia cambiata.

Anacronistica commedia che si propone di portare in scena una storia di fine anni ’80 nel mondo del 2021, “Il Principe cerca Figlio” è un pallido sequel di un capolavoro che probabilmente avrebbe preferito non essere disturbato per guadagnare qualche dollaro in più.

Battuta migliore: “Ciao, sono Akeem Joffer, re di Zamunda e tu sei l’erede al trono… mio figlio!”

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