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Lettere

Lo sfogo

“Io e mia moglie, ultraottantenni, finalmente chiamati per il vaccino: ma a 15 km da casa”

"Da almeno due anni non usciamo di casa, non sappiamo nemmeno cosa sia il mondo fuori Città Alta, ma dobbiamo andare a Spirano"

Il mondo va verso il digitale: l’anziano, privo di portatile e di cellulare con collegamento internet, nel vortice di Spid e codici da usare, senza alcun desiderio di  finire in una Rsa, vede con grand favore e somma gioia la possibilità del vaccino. Ma… Da questa lettera e da altre segnalazioni sembra un percorso ad ostacoli perché essere destinati alla struttura di Spirano per chi risiede in Città Alta a Bergamo come chi scrive o a Ponteranica, come risulta da più di una segnalazione, la distanza per ottenere la vaccinazione è tutt’altro che breve.

Gentile Direttrice
Io e mia moglie abbiamo la fortuna di avere raggiunto gli 86 anni e per quanto mi riguarda in discrete condizioni di salute, a parte mia moglie che con l’Alzheimer in forma progressiva ha bisogno della mia costante presenza, oltre a quella della nostra unica figlia.

Tra mille difficoltà siamo riusciti ad aderire alla opportunità di essere vaccinati. Tralascio tempi e sms di scuse ricevute, sempre con la nobile conclusione “ sappi che la tua salute è la nostra priorità”.

Ora dopo avere ricevuto finalmente dalla Regione Lombardia l’invito a presentarci, pure in giorni diversi, a Spirano (15 km da casa nostra) al centro vaccinale, mi chiedo se la nostra salute sia veramente una priorità.

Da almeno due anni non usciamo di casa, non sappiamo nemmeno cosa sia il mondo fuori Città Alta dove rimane comunque una fortuna risiedere, pensavamo di essere chiamati almeno nello stesso giorno presso la struttura della Fiera o dell’Ospedale, come mi dicono per alcuni altri.

Mia figlia ha fatto segnalazione al numero verde della Regione Lombardia dove una gentile impiegata ha preso nota.

Di certo mi chiedo che fine farà, eppure gli enti preposti hanno indirizzi, stato di salute di noi cittadini, non serve Draghi o un generale dell’esercito, Fontana o Moratti, solo buon senso da parte
di chi è chiamato a organizzare e gestire la salute di noi “Cari Cittadini”, come ripetuti sms ci definiscono.

Grazie dell’attenzione che vorrà dare al nostro appello, perchè BergamoNews da sempre concretamente pone all’attenzione della comunità il cittadino senza tanti giri di parole.

Lettera firmata

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