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Bergamasche

Mattarella premia due giovani bergamasche: nel lockdown l’aiuto ai compagni e a un ragazzo disabile

Silvia Artuso, 9 anni di Albino, e Silvia Cavalleri, 13enne di Pedrengo "si sono distinte per l’impegno e le azioni coraggiose e solidali"

Sono state premiate per il loro “impegno” e le loro “azioni coraggiose e solidali”. Le stesse che “rappresentano il futuro e la speranza in un anno che rimarrà nella storia per i tragici eventi legati alla pandemia”.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito 28 Attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica” ad altrettanti giovani che si sono distinti nel 2020. Tra di loro ci sono anche due giovani bergamasche: Silvia Artuso, 9 anni, di Albino, e Silvia Cavalleri, 13 enne di Pedrengo.

Alla giovane della Valle Seriana è stata riconosciuta “la forza e la speranza che è riuscita a trasmettere nei giorni più duri del lockdown, attraverso la lettura quotidiana, videoregistrata, di un libro a lei caro, che ogni giorno inviava ai compagni di classe. Il suo impegno, la sua costanza – spiega il Quirinale – sono diventati un esempio e un incoraggiamento in momenti drammatici per tutta la comunità civile”.

Nonostante la giovane età e la scarsa esperienza nelle tecnologie informatiche, Silvia si è videoregistrata quotidianamente mentre leggeva ad alta voce i diversi capitoli di un libro. La sua principale attenzione era rivolta ai bambini più fragili, che ha voluto rassicurare proprio con la lettura. E quando si sono presentati problemi di comunicazione, ha raggiunto anche solo telefonicamente gli amici per non far loro perdere loro l’appuntamento e per incoraggiarli a resistere. “Un esempio di attenzione verso gli altri, e anche di coraggio” sottolinea il Quirinale.

La ragazza di Pedrengo, invece, “per i gesti intensi e spontanei di fraternità con i quali è riuscita a comunicare con un compagno, che il lockdown e la disabilità avevano isolato dalla classe e a cui il Covid ha tragicamente portato via il padre”.

La sospensione delle attività didattiche in presenza era stata da subito particolarmente pesante per il ragazzo, che faticava a utilizzare in autonomia i mezzi informatici. Poi tutta la sua famiglia si è ammalata di Covid, entrambi i genitori hanno sviluppato gravi sintomi e il papà non ce l’ha fatta. Il ragazzo si è chiuso nel dolore, isolandosi ancor più. Venuta a conoscenza della tragedia, Silvia, di sua iniziativa, ha cominciato a recapitare personalmente dei doni allo sfortunato compagno, lasciandoli davanti al cancello di casa e salutandolo mentre si affacciava alla finestra: una risma di carta, dei pennarelli, dei biscotti fatti in casa e altri dolci. I doni erano accompagnati da una lettera, che le sorelle hanno potuto leggere al ragazzo e da una fotografia di Silvia, che in tal modo è stata capace di utilizzare un linguaggio comprensibile al suo compagno. “Con la sua spontaneità, ha abbattuto il muro d’isolamento in cui il suo amico si era chiuso – spiega il sito del Quirinale -. Da quei giorni è tornato a sorridere e gradualmente è stato possibile per lui ristabilire i rapporti con insegnanti e compagni attraverso videochiamate, grazie anche all’aiuto delle sue sorelle”.

“Il riconoscimento di Alfiere della Repubblica conferito dal presidente Sergio Mattarella a 4 giovani lombardi, tra cui due giovanissime ragazze bergamasche, mi riempie di orgoglio – dichiara il Consigliere Segretario dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale lombardo, Giovanni Malanchini – . A loro due, va il mio grazie a nome di tutti i bergamaschi, per aver dimostrato ancora una volta la forza e la generosità della nostra gente, sempre pronta a rimboccarsi le maniche e mai disposta a perdersi d’animo neppure nei momenti più bui”.

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