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In appello

Morti in corsia a Saronno: “L’ex direttore Cosentina va assolto”

L'arringa dell'avvocato Marco Zambelli davanti ai giudici della Corte d'Assise d'appello di Milano

Roberto Cosentina prese molto sul serio” le segnalazioni di due infermieri del pronto soccorso di Saronno sull’operato di Leonardo Cazzaniga, tant’è che “nell’aprile 2013 istituì una commissione per verificarne l’operato. È così che agisce qualcuno che vuole insabbiare?”.

Marco Zambelli, avvocato difensore dell’ex direttore sanitario dell’ospedale del Varesotto, argomenta così durante l’arringa in cui ha chiesto l’assoluzione del suo assistito davanti ai giudici della Corte d’Assise d’appello di Milano. Il processo è quello riguardante 12 omicidi che sarebbero stati commessi dall’anestesista Cazzaniga. L’accusa per Cosentina è di omessa denuncia e favoreggiamento.

Già direttore sanitario dell’Asst Bergamo Est, Cosentina è stato condannato in primo grado a due anni e mezzo di reclusione insieme ad alcuni medici della commissione da lui stesso istituita. Secondo l’accusa, quest’ultima espresse un giudizio di correttezza professionale sull’operato di Cazzaniga, successivamente arrestato con l’accusa di avere somministrato cocktail e farmaci letali ai pazienti.

“È irreale pensare che avrebbe dovuto accorgersi della malafede dei commissari – ha osservato l’avvocato Zambelli – quando escludevano profili di reato su Gazzaniga”.

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