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Alla vigilia

A San Siro Gasperini conferma Sportiello: “L’Inter? Non è solo Lukaku e Lautaro”

Il tecnico dell'Atalanta vuole una prova convincente, anche in vista del ritorno contro il Real Madrid: "Al di là della classifica la gara è importante per noi, per il nostro campionato e valutare quanto possiamo competere con le prime".

Il dubbio della vigilia sembra già sciolto: gioca Sportiello. E Gasperini lo spiega così: “Sportiello sta bene, ha fatto due ottime partite e anche col Crotone è stato abbastanza decisivo e merita di continuare e giocare anche domani. Quindi siete contenti? Vi ho già detto chi gioca tra lui e Gollini”. E aggiunge: “Per me non è una scelta diversa dalle altre, se hai due buoni portieri è giusto sfruttare il momento positivo di uno o dell’altro, non dev’essere per forza che uno gioca trenta partite e l’altro quel che resta. Anzi, può essere anche uno stimolo”.

Fa piacere il fatto di poter avere i sudamericani anche a fine mese, visto il rinvio delle partite delle loro Nazionali? “È una buona notizia, ma il problema riguarda tutte le squadre, bisogna trovare soluzioni diverse per questi impegni”.

A Gasp interessa la risposta della squadra, in un test che vale il Real Madrid: “Noi abbiamo bisogno di crescere sempre, nella gestione della palla, nella tecnica, coralmente. Serve un ulteriore passo”.

Tutti i non interisti tiferanno per l’Atalanta? Gasp sorride: “Ma noi giochiamo per noi stessi, l’esame Inter è fondamentale per l’Atalanta. E se hai un buon atteggiamento a San Siro ti può dare fiducia anche per affrontare il Real Madrid. All’andata abbiamo fatto una buona gara, siamo venuti fuori bene e abbiamo pareggiato. L’Inter è una squadra difficile da superare, conosciamo i suoi pregi, penso che allora il pareggio sia stato giusto. Al di là della classifica la gara è importante per noi, per il nostro campionato e valutare quanto possiamo competere con le prime. Magari mi piacerebbe anche non dover sempre rimontare…come abbiamo fatto all’andata dopo il gol di Lautaro”.

A proposito di gol, l’Atalanta segna sempre con tanti giocatori, ha rotto il ghiaccio anche con Palomino: “È merito loro, è un segnale di fiducia della squadra, che cresce: i ragazzi stanno bene, c’è un bel clima e un bell’ambiente. È una crescita di tutti, vediamo anche l’esempio di Miranchuk. La nostra è una squadra che cerca sempre qualche soluzione in più, che servirà anche con l’Inter”.

Ritrova Bastoni, che a Bergamo cominciava la sua carriera: “Già giovanissimo, era già un giocatore di prospettiva, poi è cresciuto nell’Inter. Qui aveva appena 17 anni, era un predestinato, un ragazzo perbene”.

Cosa teme di più dell’Inter? E pensa che la squadra di Conte preferirà aspettare l’Atalanta per colpirla? “Beh l’attacco dell’Inter, non è solo Lukaku e Lautaro. Loro sono quelli che concretizzano di più e noi dovremo essere bravi a limitare la loro capacità offensiva. Se ci aspetteranno? L’Inter ha più soluzioni, ma vale per loro come anche per noi: dipende dal momento, dal risultato. Poi del valore di Eriksen già si sapeva, ha capacità balistiche e ottima tecnica”.

Il duello Gosens-Hakimi? “Sono due tra i migliori interpreti del ruolo a livello europeo, perciò dovremo stare molto attenti a non dare profondità”.

Riguardo alla sfida Romero-Lukaku, Gasp preferisce guardare alla squadra: “Vediamo domani, la partita non dipenderà dai duelli individuali, Inter-Atalanta sarà uno scontro tra due squadre”.

Infine, il dato statistico: buone partite, ma contro l’Inter la sua Atalanta non ha mai vinto a San Siro, due pareggi e due sconfitte… “Allora per la legge dei grandi numeri, chissà. Poi la partita può dire molto sul nostro momento, l’Inter ha cambiato marcia, loro e la Juve hanno qualcosa più delle altre, però per lo scudetto è presto, mancano ancora tredici partite”.

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