• Abbonati
Azzano san paolo

Riceve finanziamenti garantiti dallo Stato senza averne diritto: 30enne denunciato

Non poteva usufruire del credito perché la sua società era stata destinataria di tre interdittive antimafia: disposti sequestri per oltre 900mila euro

Ha ricevuto finanziamenti assistiti dal Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese e per il sostegno dell’economia a causa dell’emergenza Covid-19 per 1 milione e 700mila euro, ma non poteva usufruire del credito perché la sua società era stata destinataria di tre interdittive antimafia.

Per questo un 30enne, legale rappresentante di una società di Azzano San Paolo, è stato denunciato dalla Guardia di Finanza di Bergamo per indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato. Il Pubblico Ministero titolare delle indagini, inoltre, ha richiesto ed ottenuto dal gip il sequestro di beni e disponibilità per un valore pari a 895 mila euro, ossia il profitto del reato.

Il provvedimento, a firma del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bergamo, Maria Luisa Mazzola, su richiesta del Sostituto Procuratore Silvia Marchina, è stato emesso all’esito di indagini avviate dalle fiamme gialle nel gennaio scorso.

L’attenzione investigativa dei finanzieri di Bergamo si è concentrata su una società di Azzano San Paolo, destinataria di una segnalazione per operazioni sospette, che ha avanzato diverse richieste di finanziamenti assistiti dal Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese e per il sostegno dell’economia a causa dell’emergenza Covid-19. Le indagini hanno consentito di accertare che l’azienda ha presentato a due istituti di credito, tra gennaio 2019 e settembre 2020, cinque richieste di finanziamenti per un ammontare complessivo pari a 6 milioni e 700mila euro. Di queste, tre sono risultate inizialmente concesse e successivamente revocate a seguito dell’istruttoria della banca interessata. Due, invece, sono state accolte con erogazione di 1 milione e 150 mila euro, rispettivamente a marzo e settembre 2020.

I finanzieri hanno scoperto che il legale rappresentante dell’azienda, nel presentare la documentazione a corredo dell’istanza, ha omesso di indicare che la società era stata destinataria di tre interdittive antimafia emesse dal Prefetto di Bergamo nel giugno 2019 e nell’ottobre 2020. Si tratta di provvedimenti previsti dalla legge che escludono la possibilità di ottenere aiuti dallo Stato. Attestando il falso, dunque, l’azienda ha potuto indebitamente ottenere oltre 1 milione di euro, garantito per 895 mila euro dalla copertura pubblica.

Il legale rappresentante dell’azienda è stato così denunciato per indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato, mentre il pm titolare delle indagini ha richiesto ed ottenuto dal gip il sequestro di beni e disponibilità per un valore pari a 895mila euro.

Le Fiamme Gialle hanno così sottoposto a sequestro le disponibilità finanziarie rinvenute sino ad ora sui conti correnti della società e dell’indagato, pari a 50mila euro e un immobile del valore di 160mila euro.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
Controlli locale
Da oggi
Bergamo zona arancio, cambiano di nuovo le regole: cosa si può (e non si può) fare
mappa covid 23 febbraio
La mappa interattiva
Così Bergamo è cambiata in 21 giorni: da curva stabile ai Comuni in zona arancione
Hub Chiuduno
Il caso
Pochi a Chiuduno, troppi ad Antegnate: domenica difficile per i vaccini degli anziani
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI