“Tutto è puro per chi è puro” è il titolo della nota stampa diramata nella serata di sabato 27 febbraio dal gruppo di maggioranza del Comune di Albano Sant’Alessandro. Comune al centro di uno scandalo che vede protagonista il sindaco, Maurizio Donisi, maestro elementare che avrebbe installato una telecamera nel bagno delle maestre, per un gioco erotico con una collega con la quale avrebbe una relazione clandestina.
Telecamera in bagno “per filmare la collega-amante”: il sindaco maestro rischia il posto
“Con riferimento alle notizie di stampa relative ai fatti attribuiti al Sindaco Maurizio Donisi, in attesa delle determinazioni dell’interessato e delle risultanze delle indagini della competente Autorità giudiziaria, noi assessori e consiglieri comunali del gruppo di maggioranza “Progetto Albano Continuità – Donisi Sindaco”, preso atto della intrinseca gravità degli inspiegabili e ingiustificabili eventi, ci dissociamo dagli stessi, pur manifestando al riguardo la doverosa solidarietà sul piano umano – si legge nella nota –. Allo stesso tempo, però, ci corre obbligo di evidenziare che, sin dal primo giorno del mandato popolare, la nostra maggioranza ha sempre lavorato nel pieno rispetto delle regole, delle istituzioni e della cittadinanza.
In tal modo è stato possibile realizzare finora, nella piena trasparenza e nell’osservanza dei canoni di imparzialità e di buon andamento dell’Amministrazione di cui all’articolo 97 della Costituzione, opere pubbliche di grande interesse per la nostra comunità”.
“Basta al riguardo citare il nuovo Municipio, la nuova Piazza dei Caduti, la riqualificazione energetica e antisismica delle scuole medie, il campo a 11 in sintetico, omologato fino all’eccellenza, la nuova Piattaforma ecologica, il rinnovamento delle funzioni di Polizia giudiziaria sul territorio, lo Sportello Unico delle Attività produttive e commerciali e la creazione della Protezione Civile comunale – conclude il comunicato stampa -. Riteniamo pertanto di essere nel pieno diritto di camminare a testa alta, più alta di chi sostiene il contrario, perché non siamo mai scesi ai livelli di certa politica”.
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