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Bergamo

Effetto “rondò imperfetto”: 8 incidenti l’anno all’incrocio via Grumello-via Campi Spini

L'assessore alla Mobilità del Comune di Bergamo Stefano Zenoni spiega: "La sicurezza passa dalla sistemazione degli accessi all'Asse, questione da risolvere insieme alla Provincia".

L’ultimo incidente all’incrocio tra via per Grumello e via Campi Spini, periferia della città di Bergamo, è storia di lunedì 22 febbraio.

Fortunatamente nulla di particolarmente grave nello schianto che ha coinvolto due vetture, sulle quali viaggiavano due donne (finite in ospedale) e una famiglia con una figlia di un anno: nell’impatto un’auto si è completamente ribaltata e le conseguenze sul traffico non sono state drammatiche solo perchè l’orario non era di massima punta.

Un’intersezione da sempre considerata pericolosa, che in media dal 2015 al 2019 è stata teatro di 8 incidenti all’anno, considerando tutte le tipologie di sinistro, vale a dire non necessariamente con la stessa dinamica di quello di pochi giorni fa.

Per gli addetti ai lavori, ampliando lo sguardo, quella è la zona del famigerato “rondò imperfetto”, che non consente cioè agli utenti della strada di avere a disposizione tutte le possibili manovre di innesto e uscita da e per l’Asse interurbano.

Ed è proprio dalla sua revisione che passerebbero tutti i benefici anche per l’incrocio via per Grumello-via Campi Spini.

“Si tratta di un tema che non riguarda solo il Comune di Bergamo, ma anche la viabilità provinciale per via della presenza delle rampe di accesso all’Asse – spiega l’assessore alla Mobilità Stefano ZenoniDa diverso tempo lo abbiamo inserito nella nostra programmazione, al pari di tanti altri rondò che, sebbene a fatica, ora si sono instradati, come rondò delle Valli e via Autostrada, tutti con un miglioramento delle condizioni di sicurezza. Per quanto riguarda il ‘rondò imperfetto’ cercando di collegare i miglioramenti viabilistici all’eventuale progressione dei piani urbanistici che si stanno concretizzando in quella zona della città, come il parco Ovest o parco Ovest 2. La progressione dei piani è senza dubbio l’occasione per richiamare al tavolo della discussione anche la Provincia e rivisitare la viabilità sia in termini di sicurezza che di efficienza: oggi mancano entrambe”.

A livello viabilistico, attualmente, quello snodo cittadino non funziona ed è l’assessore Zenoni il primo ad ammetterlo: “Ci sono situazioni di intersezioni poco ottimali – sottolinea – L’uscita da via Campi Spini in direzione Asse interurbano è una manovra lecita, ma con molte criticità. Il nostro obiettivo è quello di trovare la soluzione più sicura, cercando al tempo stesso di renderla efficiente. Noi lo abbiamo inserito nel programma elettorale, ma ci sono sovrapposizioni di competenze e qualsiasi intervento richiederà risorse ingenti perchè interessa lo svincolo di una superstrada e probabilmente bisognerà rifare delle nuove rampe di accesso”.

Sulle possibili soluzioni future Zenoni non si esprime, ma spera che da una prossima miglioria già in programma ci possano essere dei passi in avanti: “Forse è un dettaglio, ma abbiamo previsto una parziale rivisitazione della ciclabile che oggi si ferma in via Moroni poco prima di quell’incrocio: il secondo lotto la farà proseguire fino al confine con Lallio. Un intervento che porterà un marciapiede ciclopedonale, oggi assente, allo stop di via Campi Spini che oggi ha molta segnaletica a terra e verticale ma nessun cordolo a terra. Non sarà la sistemazione definitiva del rondò imperfetto, ma un’effettiva programmazione in corso che renderà sicuramente più sicuro il transito di bici e pedoni, ma anche tutta l’intersezione”.

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