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Il consigliere regionale

Vaccini anticovid, Scandella (Pd): “Campagna con troppe incognite e criticità”

“I punti vaccinali per gli over-80 non sono sufficientemente capillari – inizia il consigliere regionale del Pd Scandella - e questo disincentiva le persone più fragili a muoversi per fare il vaccino. Molti non hanno nemmeno familiari disponibili ad accompagnarli e le associazioni che solitamente se ne occupano sono sovraccariche”.

“Dopo le innumerevoli incognite che l’hanno preceduta, la campagna vaccinale in Regione Lombardia è cominciata con un sacco di problemi”. Lo afferma il consigliere regionale del Pd Jacopo Scandella che nella mattina di sabato 27 febbraio ha partecipato a un webinar dedicato al tema (qui il video dell’incontro) e si accinge a fare il punto sui diversi aspetti critici della strategia adottata dalla giunta lombarda per organizzare la campagna vaccinale antiCovid.

“I punti vaccinali per gli over-80 non sono sufficientemente capillari – inizia Scandellae questo disincentiva le persone più fragili a muoversi per fare il vaccino. Molti non hanno nemmeno familiari disponibili ad accompagnarli e le associazioni che solitamente se ne occupano sono sovraccariche”.

“Inoltre, gli sms con ora e luogo non arrivano ancora correttamente a tutti – prosegue il consigliere dem – abbiamo quindi presentato un’interrogazione all’assessore Moratti per sapere a quanti cittadini lombardi è toccata questa sorte e se vi sia un registro che censisce la ricezione degli sms di notifica dell’appuntamento vaccinale per poter rimediare quanto prima e fissare in tempi rapidi i nuovi appuntamenti che sostituiscano quelli cancellati per errore”.

La Regione, intanto, sta mandando messaggi sms ai cittadini over-80 dicendo che il ritardo nell’appuntamento per la vaccinazione anti-Covid è causato dai ritardi nelle consegne. “Ma la Lombardia ha ricevuto finora 962 mila dosi di vaccino e ne riceverà un altro milione nel mese di marzo, già considerati i tagli alle forniture – sottolinea Scandella – e finora ne ha somministrate solo 652 mila, con una campagna per gli over-80 che procede con i problemi di cui sopra. Per non parlare delle mille incognite che ancora permangono sulla fase due: non sappiamo ancora nulla su come sarà organizzata e da chi sarà gestita, se saranno coinvolti i medici di base, le farmacie, gli insegnanti e altro personale a contatto con la gente”.

“Sicuramente vaccinare così tante persone in così poco tempo è un’impresa titanica, ma non si può procedere per annunci, creando aspettative tra le persone, a cui poi non seguono i fatti. La Lega si lamenta delle restrizioni e poi dove governa non è in grado di organizzare come si deve ciò che ci può far uscire dalle restrizioni, ovvero la campagna vaccinale. È un atteggiamento che deve finire e che crea soltanto frustrazione” conclude Scandella.

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