Ultimo weekend in zona gialla per Bergamo e i bergamaschi. Come annunciato, da lunedì 1 marzo la Lombardia torna in fascia arancione con tutte le limitazioni che ne conseguono. “Questo non toglie che ci sia già adesso una condizione di maggiore rischio epidemiologico – fa notare il sindaco Giorgio Gori su Facebook, rivolgendo un appello ai cittadini -: Cerchiamo di usare la testa. Negli scorsi fine settimane abbiamo visto troppa gente in giro, troppi assembramenti di ragazzi, in molti casi senza mascherina. Questa ‘variante inglese’ non sembra essere più pericolosa di quella che abbiamo conosciuto fin qui, ma è sicuramente più contagiosa e destinata per questo ad espandersi”.
Il sindaco richiama ad una maggiore “prudenza” e “responsabilità”. “Vi chiedo di evitare di dare l’assalto alle vie del centro e a Città Alta – scrive nel suo post -. Se uscite a fare due passi scegliete i percorsi meno frequentati. Mantenete le distanze di sicurezza e usate sempre le mascherine. Siamo arrivati fin qui con molta fatica e molte ferite, confidiamo che la campagna vaccinale ci consenta nel giro di pochi mesi di uscire da questa difficile condizione, evitiamo di abbassare la guardia proprio adesso”.
In Bergamasca sono 358 i casi di positività registrati in un solo giorno (329 giovedì). Numeri che suggeriscono di alzare il livello di guardia, come ribadito anche dall’Ats ai sindaci della provincia nella consueta riunione del venerdì: “L’incidenza dei contagi sulla popolazione – fanno notare dall’Agenzia di Tutela della Salute – è tornata quella di inizio novembre”.
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