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Il match visto dai giornali

In Spagna temono l’Atalanta: “Squadra rivoluzionaria, con un Muriel caldissimo”

I quotidiani sportivi mettono in guardia il Real Madrid soprattutto dalla forza offensiva della squadra di Gasperini: "15 marcatori differenti fin qui, nessuno come loro nei cinque maggiori campionati europei".

Una squadra rivoluzionaria, che gioca un calcio bello e offensivo, che segna molto e che può mettere in difficoltà il Real Madrid: così i principali quotidiani sportivi spagnoli descrivono l’Atalanta di Gian Piero Gasperini che mercoledì sera al Gewiss Stadium ospita i blancos di Zinedine Zidane.

Una sfida che fino a pochi anni fa era pura fantascienza, roba da videogiochi: da una parte i nerazzurri, alla seconda partecipazione in assoluto alla Champions; dall’altra una squadra che proprio a Bergamo festeggerà la sua centesima partita a eliminazione diretta nella massima competizione europea per club, che già per 13 volte è finita nella bacheca madridista.

Eppure, in Spagna, guardano con molta diffidenza a un match che sulla carta apparirebbe impari.

AS

Molto vicino alle questioni di casa Real è AS, quotidiano con sede proprio nella capitale spagnola, che innanzitutto ha ricordato le parole spese da Pep Guardiola per l’Atalanta: “Affrontare Gasperini è come andare dal dentista”, aveva detto il tecnico del Manchester City, intendendo che in qualche modo “si soffre sempre”.

Ed è proprio sull’allenatore nerazzurro che si concentra l’attenzione di AS: “L’artefice della gioia che trasmette questa squadra – sottolineano- Quello che per l’Inter di Moratti fu un errore, per qualcun altro è diventato un’opportunità. Un allenatore che preferisce colpire per primo, che ha ribaltato il senso del catenaccio. Invece di chiudersi, il suo sistema a tre centrali difensivi spinge la squadra verso la porta avversaria e l’Atalanta diventa imprevedibile. Una squadra rivoluzionaria”.

Ad impressionare gli spagnoli sono i numeri: “I quattro gol contro il Napoli non sono stati una congiunzione astrale: la squadra bergamasca segna 2,18 gol di media a partita e meglio fa solo la capolista Inter. Nel 2021 ha segnato tre o più gol in nove partite: attacca e non si preoccupa di subire gol. Lo scorso anno è stata a cinque minuti dall’eliminare il PSG nei quarti di Champions, in una stagione chiusa con 116 gol in tutte le competizioni, 98 dei quali in Serie A”.

Sotto la lente d’ingrandimento è finito Luis Muriel, definito “il miglior sostituto d’Europa, con 10 reti partendo dalla panchina. Il colombiano comanda il secondo miglior attacco della Serie A e il Real Madrid dovrà stare molto attento in difesa. Contro il Napoli ha segnato un gol, fornito un assist e fatto una serie di giocate che confermano che si trovi nel miglior momento della sua carriera. Ha giocato da titolare solo 7 partite su 23, ma ha già segnato 14 gol. Lui è la più grande minaccia”.

Dopo una carriera da girovago, Muriel sembra aver trovato a Bergamo la sua dimensione: “Con Gasperini ha mostrato un cambio di passo e una lucidità sconosciuta sotto porta.  In questa stagione ha segnato 17 gol e fornito sette assist, significa che va in rete ogni 73 minuti, segna o fornisce assist ogni 52. A 29 anni ha raggiunto la maturità calcistica, si sente importante in un progetto che continua a sorprendere tutti. In questo momento è uno degli attaccanti più in forma d’Europa. Arriva caldissima alla sfida col Real”.

MUNDO DEPORTIVO

Mundo Deportivo si concentra invece sulle prestazioni europee dell’Atalanta, partendo dal precedente più recente contro una squadra spagnola.

Solo un anno fa, di questi tempi, l’Atalanta ospitava il Valencia per gli ottavi di Champions: “4-1 a Milano e 3-4 al Mestalla, per un parziale di 8-4 che ha mostrato molto bene la superiorità della squadra di Gasperini. Partite in cui si era messo in mostra Josip Ilicic, che in questa stagione però non sta segnando così tanto”. 

Un dato positivo per il Real è l’andamento casalingo dei nerazzurri: “Ha vinto solamente due partite disputate in casa in Champions League e a Bergamo non ha ancora centrato un successo: ha perso 0-5 col Liverpool e pareggiato con Ajax e Midtjylland. Ma in 24 partite casalinghe europee ha perso solo tre volte: poi 12 vittorie e 9 pareggi”. 

MARCA

La forza offensiva dell’Atalanta è il punto centrale anche per Marca: “Hanno perso il Papu Gomez, leader assoluto della squadra, ma hanno mantenuto la loro identità e i numero lo dimostrano. In Serie A hanno 43 punti, uno in più della passata stagione, sono quarti in classifica con 53 gol fatti e 31 subiti, hanno segnato 3 o più gol in 11 partite su 23. Quindici marcatori differenti, nessun altra squadra nei cinque principali campionati europei ha fatto meglio. Sono numeri che dimostrano che merita l’Europa che conta”. 

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