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Aaa cercasi fuorisede

Giulia e la sua travolgente passione per la lingua spagnola

Triennale a UNIBG e magistrale a Venezia, uno spostamento che ha guidato Giulia verso l’amore per la lingua spagnola, in una città nuova dall’atmosfera tutta diversa

Giulia, 22 anni, originaria della Val Seriana, è attualmente una studentessa fuorisede a Venezia, dopo aver frequentato la triennale di lingue presso l’Università degli Studi di Bergamo. La sua passione, fin da bambina, è la lingua spagnola, tanto che il suo percorso di studi ad oggi prosegue con il corso di Laurea Magistrale in Lingue e letterature europee, americane e postcoloniali.

Hai frequentato la triennale di lingue a Bergamo, ti è piaciuto come corso?

Sì, penso che se dovessi tornare indietro lo rifarei, mi sono trovata benissimo e lo consiglierei; ovviamente il tutto dipende sempre da che cosa una persona cerca; io volevo studiare lingue e letterature e mi sono sempre ritrovata nei vari corsi che ho frequentato. Quando ho iniziato la triennale non mi sono posta il problema di dove fare l’università, essendo che comunque il corso offerto dall’Università di Bergamo rispecchiava molto quello che volevo studiare. Durante la triennale ho avuto l’occasione di scegliere se approfondire solo le lingue europee oppure studiare una lingua europea e una lingua orientale, così mi sono lanciata con l’arabo! È stato anche difficile abbandonarlo perché mi interessava molto, però la mia vocazione è sempre stata solo lo spagnolo.

La laurea a distanza come l’hai vissuta?

Quando è scoppiata la pandemia ero all’ultimo semestre, mi sono laureata a luglio ed è stato davvero difficile. Tra le cose che mi sono più dispiaciute? Sicuramente il non essere in Città Alta, portare lì la mia famiglia e i miei nonni per festeggiare tutti insieme. Durante la triennale ho sempre visto i giovani laureandi che scattavano foto, festeggiavano e brindavano in Piazza Vecchia; anche se io non l’ho potuto fare, mi ritengo comunque fortunata poiché a luglio si poteva, ovviamente con delle accortezze, uscire a bere qualcosa con gli amici. A settembre ho partecipato al Graduation Day organizzato dall’università presso il Lazzaretto; è stato molto bello e davvero emozionante.

Cosa ti ha spinto a proseguire gli studi e scegliere proprio Venezia?

Ci sono delle magistrali anche a Bergamo di lingue, però non c’era l’offerta formativa che stavo cercando. La mia intenzione è sempre stata quella di specializzarmi in una sola lingua e a Bergamo sarei stata costretta a portarne avanti due. Io volevo focalizzarmi sullo spagnolo, e Venezia è una delle pochissime università a livello nazionale che offre questa tipologia di corso.

Da dove nasce tutta questa passione per lo spagnolo?

È una lingua che mi è sempre piaciuta fin da piccola. L’ho poi studiata meglio al liceo linguistico, e di fatto ho proseguito gli studi in quest’ottica con la triennale, fino ad oggi che sto proseguendo con la magistrale portando avanti questa mia passione.

Come hai vissuto la situazione fuorisede al tempo del Covid?

Premessa: Io avevo voglia di fare una nuova esperienza. Avevo voglia di andare via di casa e nonostante il periodo sono sempre rimasta molto entusiasta di questa mia decisione. Arrivata a Venezia non ero sola, ho un’amica che vive qui e ci siamo fatte forza a vicenda nei momenti più difficili. Ho deciso di restare in Veneto perché avevo l’opportunità di continuare a frequentare le lezioni in presenza e ne ho approfittato. Sono tornata a casa giusto per Natale e gli esami sono stati svolti comunque online. Vivo in una residenza per studenti e sono felice qui, la vita da fuorisede mi si addice, anche se per trovare un posto ho dovuto aspettare molto però alla fine ce l’ho fatta!

Come ti trovi a Venezia?

Inizialmente ho fatto fatica ad abituarmi, si va praticamente a piedi ovunque, qualsiasi cosa tu debba fare ci si muove a piedi. Poi anche il clima, l’acqua alta e l’umidità, però gli aspetti positivi sono di più di quelli negativi. Venezia è bella e mi ritengo anche molto fortunata perché sono riuscita a vederla deserta, spesso alla domenica mi è capitato di uscire per fare una passeggiata in Piazza San Marco o al Ponte di Rialto ed è stato impressionante vedere la poca gente presente. Poi anche qui, come a Bergamo, ci sono diverse sedi universitarie, bisogna muoversi molto per la città, ma nulla a che fare con le salite per raggiungere Città Alta!

I tuoi genitori come hanno reagito al tuo trasferimento?

I miei genitori mi hanno sempre appoggiato, non mi hanno mai fatto pesare nulla. Mia mamma mi chiama spesso e ci teniamo sempre aggiornate sulle novità; chiacchieriamo molto e la mancanza si sente però sono molto contenti per me. Nonostante la difficile situazione in cui ci troviamo sanno che sono felice qui e a loro interessa solo questo.

Che cosa vorresti fare in futuro?

L’anno prossimo vorrei sicuramente fare l’Erasmus, cosa che non sono riuscita a fare durante la triennale. Mi piacerebbe insegnare, e anche se so che quella dell’insegnamento è una strada difficile, non escludo di iniziare a percorrerla. Alla base di tutto resta il fatto che vorrei cercare di trasmettere la mia passione per la lingua agli altri.

Grazie Giulia per la chiacchierata, sono certa che ti riscatterai, festeggerai la doppia laurea non solo a Venezia ma anche in Piazza Vecchia proprio come fantasticavi durante la triennale, te lo auguro di cuore, in bocca al lupo per tutto!

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