È iniziata anche all’ospedale di San Giovanni Bianco la fase 1 Ter della campagna vaccinale. A ricevere il vaccino Pfizer 90 persone, con età compresa tra i 95 (classe 1925) e gli 82 anni (classe 1939), residenti in Valle Brembana.
Le operazioni si sono svolte sotto la supervisione di Giulia Bombardieri, direttore medico del presidio. Medico di riferimento Giampaolo Quinzan, infettivologo del Papa Giovanni, che insieme al collega Giovanni Rocchi si occupa dell’anamnesi dei pazienti candidati alla vaccinazione.
Ad eseguire le vaccinazioni invece 3 infermieri, che lavorano sotto la supervisione di Cristina Caldara, responsabile per la Direzione professioni sanitarie e sociale dei processi socio-assistenziali territoriali. Fondamentale anche il lavoro degli operatori amministrativi e di quelli dedicati all’accoglienza.
“Partendo da San Giovanni Bianco abbiamo voluto dare un messaggio di attenzione al territorio – ha spiegato Fabrizio Limonta, Direttore socio sanitario dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo – alla montagna e alle persone anziane che vivono lontano dalla città”.
All’ospedale della Val Brembana sono in programma 90 sedute vaccinali anche domani. All’Ospedale di Bergamo si inizierà invece domenica con uno slot di 135 vaccinazioni. La prossima settimana verrà attivato anche il polo vaccinale anti-Covid nella sede del PreSST di Sant’Omobono Terme, con i numeri delle sedute calendarizzate nelle varie sedi dell’Asst Papa Giovanni progressivamente in aumento, man mano che si esauriranno, con la somministrazione delle seconde dosi, le fasi 1A e 1 Bis.
“L’aumento delle sedute dipenderà molto anche dai tempi dettati dalla necessaria cautela richiesta con i pazienti più fragili. Vaccinare gli anziani richiede la massima attenzione e tutto il tempo necessario per valutare l’anamnesi ed effettuare la somministrazione. Saranno i riscontri delle prime giornate di avvio a consentire di potenziare gli slot abbreviando i tempi tra un vaccino e l’altro – ha spiegato Maria Beatrice Stasi, direttore generale del Papa Giovanni -. Il nostro ospedale continua ad essere in prima linea nella lotta al virus, da oggi anche nella vaccinazione dei cittadini over 80, con uno sforzo enorme da parte di tutto il personale, impegnato su tutti i fronti della lotta alla pandemia: cura, diagnosi e prevenzione”.
La somministrazione del vaccino avviene con iniezione nella parte superiore del braccio. Si raccomanda quindi di indossare vestiti comodi in modo da potersi svestire e rivestire facilmente e per tutto il tempo è importante indossare la mascherina che copra naso e bocca. Dopo la somministrazione è necessario rimanere in osservazione 20 minuti. In concomitanza con l’esecuzione della prima dose verrà comunicato anche il giorno dell’appuntamento per la seconda, a distanza di 3 settimane. Indispensabile che i pazienti si ripresentino anche per la somministrazione della seconda dose, in quanto necessaria a garantire il raggiungimento della protezione da Covid-19.
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