Si chiamano Il Gelso e il Carpino, due alberi che rappresentano i paesi in cui si situano in Alta e Bassa Valle Imagna, sono due Centri Famiglia, nati grazie al progetto Crescere insieme in valle*, che si occupa di povertà educative. Proprio il concetto di povertà educative che è così radicalmente evoluto durante quest’ultimo anno, poiché la pandemia, gli isolamenti, le chiusure, la didattica a distanza, la sospensione di molti servizi hanno fatto emergere un bisogno amplificato di cura e di accompagnamento e una parallela necessità di trovare modalità creative e sicure di interazione.
In questa cornice nascono due Centri Famiglia ad Almenno San Salvatore e a Corna Imagna, gestiti rispettivamente dalla Fondazione Asilo Pozzi e dalla cooperativa sociale Aeper; si concentreranno sulle relazioni genitori-figli/e, sulla crescita delle competenze parentali, sull’acquisizione di informazioni e di abilità per neomamme e neopapà, sullo sviluppo delle prime autonomie per piccolissimi/e, sulla formazione.
I Centri Famiglia, si prefiggono di essere spazi abitati dalle famiglie con bambini e bambine dagli 0 ai 6 anni. Prendersi cura delle famiglie con i bambini/e di questa fascia d’etа significa mettere al centro i temi delle relazioni tra piccoli, tra adulti e tra adulti e bambini e mettere in circolo le competenze genitoriali per creare uno spazio di parola e confronto attorno ai temi della neo-genitorialità.
Il primo ad aprire è stato il Centro Famiglia Il Gelso, gestito dalla Fondazione Asilo Pozzi, grazie al sostegno del Comune di Almenno San Salvatore e la prima attività sarà lo ‘Spazio autonomia’, attivo da gennaio. Segue Il Centro Famiglia Il Carpino che apre le sue porte a partire da martedì 23 febbraio.
Gli Spazi Autonomia nascono dall’impossibilità di apertura degli spazi gioco per via delle restrizioni connesse alla prevenzione della diffusione della pandemia: sarebbe infatti impossibile accogliere in un unico spazio bambini/e e genitori contemporaneamente. Si è quindi pensato di realizzare un’opportunità per bambini/e dai 24 ai 36 mesi che possono sperimentarsi da soli in attività ludiche, espressive, creative gestite da educatrici professionali. È già attivo da circa un anno invece lo Spazio Neomamme Valle Imagna, gestito dalla Fondazione Angelo Custode. All’interno della progettualità è attiva sul territorio la figura ostetrica a domicilio a disposizione delle neomamme e dei neopapà dopo il parto.
È garantito uno spazio di confronto e formazione con diverse figure professionali (ostetrica, educatrice e psicologa) che mette al centro tematiche legate ai primissimi mesi di vita con il proprio bimbo: il contatto, il sonno, la relazione, il gioco e i materiali, lo svezzamento.
In questi mesi, con le famiglie abbiamo provato ad incontrarci in modalità differenti: abbiamo accolto le famiglie da remoto, all’interno del Parco delle Terme, negli spazi dell’oratorio di Mazzoleni, nell’attesa di ritrovarci al Centro Famiglia di prossima apertura.
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